Il Segretario al Territorio Michelotti: "Lettera aperta a 'Striscia la Notizia'"
informazione e si trasforma in una sterile quanto inopportuna palestra di comportamenti a volte anche scorretti.
Il giornalista Edoardo Stoppa, forse non si è reso conto di dove fosse quando è venuto a pontificare su come deve comportarsi la Repubblica di San Marino in merito alle leggi (diverse da quelle italiane) sulla caccia così come descritte nel servizio di Striscia la Notizia, testata Mediaset, intitolato “Bracconieri a San Marino”.
Prima scorrettezza: non ci sono bracconieri a San Marino, ci sono cacciatori che obbediscono a leggi diverse da quelle italiane.
Seconda scorrettezza: sig. Stoppa, lei non può venire sul nostro territorio e definirci “…uno staterello proprio nel cuore dell’Europa, anzi dell’Italia…”, noi siamo uno Stato di pari dignità e grado del suo paese e ci pregiamo essere definiti come “la più antica Repubblica del mondo”, l’ultima Città/Stato esistente e solo per il fatto di essere piccoli, nessuno può sentirsi autorizzato, tantomeno lei sig. Stoppa, a definirci in senso dispregiativo e/o riduttivo e comunque offensivo.
Rispetto sig. Stoppa, rispetto.
Di tutto quello che ha detto su di noi, tenendo conto che esiste un trattato tra i nostri paesi che prevede la reciprocità, oltre che in altri numerosi settori, anche per l’attività venatoria, una grandissima parte sono bufale, il resto sono banali ovvietà. Per reciproca scelta, in base a convenzioni bilaterali, non esistono barriere di confine tra l’Italia e San Marino in quanto la libera circolazione è uno dei fondamenti dei nostri rapporti di amicizia. Affermare che di qua (dal confine) si possono fare alcune cose e di là se ne possono fare altre fa parte di quella ovvia fiera di banalità inserite all’interno del suo servizio televisivo. L’esercizio venatorio è regolamentato nella Repubblica di San Marino da specifiche leggi che assimilano i concetti di tutela ed uso sostenibile delle risorse faunistiche in analogia con quanto avviene nell’ambito della Comunità Europea. Le specie di uccelli attualmente ancora cacciabili nel territorio della Repubblica, ovvero fringuello, frosone, pispola e verdone, escluse dai calendari venatori italiani, rappresentano una forma di caccia tradizionale nel periodo migratorio per il nostro paese dove, a causa della limitata estensione territoriale della nostra Repubblica, non sussistono le condizioni per esercitare altre forme di caccia come nei diversi paesi d’Europa. Vorremmo comunque far notare, a titolo di esempio, come invece si sorvoli sul fatto che in Italia sia possibile cacciare il capriolo mentre a San Marino e in altri paesi è proibito, non per questo ci sentiamo autorizzati a venire in Italia ad affermare che è una malvagità e che dovete cambiare le vostre leggi.
Riguardo l’uso dei richiami vivi di specie cacciabili, cosa che avviene anche in Italia, il Decreto Delegato n. 98 del 10 Agosto 2007, ne stabilisce le norme in maniera chiara e del tutto simile ai regolamenti regionali italiani.
Sul territorio nazionale sammarinese è vietata la cattura di ogni specie di uccelli selvatici così come la loro vendita. Se così come illustrato dalle immagini del video di “Striscia la Notizia” in cui si vede una sorta di garage pieno di gabbiette con dentro uccelli per richiami vivi, sarebbe opportuno che gli estensori del servizio ne dessero dettagliata informazione ai nostri organismi ispettivi perché, essendone proibita la vendita, potremmo intervenire per impedirne l’eventuale commercio illegale. Per quanto riguarda i capanni di caccia illustrati come scandalosamente vicini alle case, la norma prevede una distanza minima dalle case di 150 metri; ove ciò non avvenisse il capanno verrebbe demolito. Forse la troupe di canale 5 si è dimenticata di fare le opportune misurazioni e genericamente, a occhio, ha sparato giudizi a vanvera? Siccome in questo servizio video di Canale 5-Mediaset non è stato riconosciuto il diritto di replica, rimaniamo in attesa di un cenno da parte del sig. Stoppa magari di una sua (a questo punto poco gradita) visita di cortesia.
Il Segretario di Stato al Territorio, l’Ambiente e il Turismo
Augusto Michelotti