Libera: Canti e i giovani

Libera: Canti e i giovani.

Per i giovani non c’è futuro, ovviamente nella Repubblica di San Marino e sicuramente con questo governo stra-rappresentato da forze conservatrici. La foglia di fico è finalmente caduta ieri in Consiglio Grande e Generale quando la Democrazia Cristiana, Rete, Motus Liberi e Npr hanno bocciato l’istanza d’Arengo che chiede di destinare una percentuale (piccola) delle entrate del bilancio ad investimenti dedicati a infrastrutture e iniziative dedicate ad attività sportive, ricreative, formative e lavorative, in favore delle giovani generazioni. Nonostante le buone intenzioni manifestate, i Consiglieri di maggioranza hanno detto no a chi chiede che venga fatto un piano di investimenti pluriennale con particolare ai settori strategici fra cui l’istruzione, la sanità, il lavoro, la green e silver economy, il turismo, il centro storico, l’innovazione tecnologica. E’ questa invece un’esigenza fondamentale se si intende dare un futuro al Paese, mentre il governo e la sua maggioranza sono invece orientati a sostenere coi soldi presi a prestito la spesa corrente dello Stato e i buchi che hanno fatto le banche. Dal dibattito sono emerse due forti incongruenze entrambe ascrivibili al Segretario al Territorio Canti che ordinando e disponendo ha: 1) smantellato un’area verde abbattendo 52 alberi d’alto fusto in località Tavolucci distruggendo un centro sportivo utilizzato liberamente dai cittadini, soprattutto giovani e dai bambini dei centri estivi; 2) insultato l’Università, e cioè uno degli istituti più importanti per la formazione dei giovani, per le sue attività di ricerca applicata, realizzate con la collaborazione dell’Azienda di Produzione, in materia di asfalti riappropriandosi del potere di disporre dove e quando fare asfaltature clientelari. Non si devono dimenticare altre iniziative che il Segretario “Ordina e Dispone” mette continuamente in campo umiliando i professionisti sammarinesi (in particolare giovani) prediligendo le consulenze dei grandi studi esteri. Insomma figure così smaccatamente spinte a decidere di testa propria sulle delicate questioni dell’ambiente che dovrebbero essere trainanti per una politica seria, volta all’interesse pubblico. Venerdì 16 settembre dalle ore 12,30 invitiamo a partecipare al Sit-in ai Tavolucci per impedire che altri scempi ambientali vengano portati avanti e limitare l’arroganza del Segretario al Territorio che ‘ordina e dispone’.
cs  Libera

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