Libera dalla parte di Osla per un piano strategico condiviso
Libera condivide con Osla la necessità di tenere unito il Paese nel definire un piano strategico rivolto al futuro. Le scelte che devono essere adottate a partire dal debito estero, riguardano il presente e il futuro di tutti i cittadini ed è quindi indispensabile che vengano adottate nella massima trasparenza e condivisione. Sebbene sia condivisa la scelta di far ricorso ai risorse finanziarie esterne, anche per dotare l’economia del Paese di nuova liquidità, prima di indebitarsi occorre affrontare il problema dello sbilancio presente nei conti pubblici, sapendo che l’equilibrio può essere raggiunto solo attraverso le riforme. Altrettanto importante risulta sapere come la liquidità ottenuta verrà utilizzata evitando tassativamente di coprire buchi generati dalla spesa corrente, ma dedicando le nuove risorse finanziarie agli investimenti. Con il Presidente, Monica Bollini e con i dirigenti dell’Osla, la delegazione di Libera è entrata nello specifico delle proposte per la legge del bilancio di previsione che verrà discussa la prossima settimana in Consiglio Grande e Generale. Si riconosce la presente di un intervento significativo, l’Ecobonus a favore di chi decide di migliorare l’efficienza termica della propria abitazione o di limitare il rischio sismico. Il progetto del governo manifesta però alcune lacune che potrebbero renderlo non applicabile. In particolare ci si riferisce alla possibilità di usufruire del credito di imposta previsto che difficilmente può essere ‘speso’ dalla singola famiglia e per questo motivo si propone di renderlo cedibile ad altri operatori economici o a altre famiglie. La proposta di Libera è anche quella di estendere l’Ecobonus agli interventi di riqualificazione architettonica e di rendere il credito di imposta una sorta di seconda moneta cedibile all’interno del Paese in qualsiasi situazione. Osla ha informato la delegazione di una serie di importanti interventi, ampiamente condivisi da Libera, già sottoposti al Governo, auspicando che possano essere accolti per rispondere alle esigenze di liquidità degli operatori economici e ridurre i costi almeno per quanto riguarda il periodo di rallentamento delle attività che hanno messo a dura prova le imprese e i singoli imprenditori. Per Osla è importante una riflessione sui grandi temi legati allo sviluppo, in particolare un rapido ritorno alla liberalizzazione del mercato del lavoro anche dei frontalieri, contestando i passi indietro fatti recentemente, la necessità di adeguare i contratti dei dipendenti pubblici e privati, ragionare intorno ad un regie dei minimi per la tassazione delle attività imprenditoriali entro un certo limite di fatturato, un’azione decisa sulla spendig anche facendo ricorso a contratti di solidarietà e all’estensione del part time. Valutazione cruciali su cui Libera intende confrontarsi ascoltando il punto di vista di tutte le associazioni che rappresentano le imprese e i sindacati dei lavoratori, aggiungendo anche che un progetto per gli investimenti è fondamentale affinché la spesa pubblica diventi un moltiplicatore dell’intera economia. Un incontro proficuo che consente a Libera di presentare in seconda lettura per la legge di bilancio emendamenti concreti che puntano al rilancio dell’intero Paese.