Logo San Marino RTV

Libera: Era irrinunciabile l’obiettivo di preservare la nostra identità di partiti indipendenti da poteri forti

11 feb 2024
Libera: Era irrinunciabile l’obiettivo di preservare la nostra identità di partiti indipendenti da poteri forti


Le sentenze non si commentano ma di esse si deve prendere atto. I partiti che hanno fondato Libera, sul finire della scorsa legislatura hanno condotto una coraggiosa battaglia in difesa di Banca Centrale e in tutela del sistema nel momento in cui la banca Cis fu commissariata e stavano emergendo già notizie estremamente preoccupanti di crimini finanziari che in quella banca erano stati compiuti. Nonostante questo c’era ancora chi voleva preservarne i centri di potere permettendo la vendita al farlocco gruppo Lunalogic. Quella storia, già ampiamente ricostruita durante i lavori della Commissione d’inchiesta sulla banca Cis, ora trova un chiaro giudizio anche dal punto di vista giudiziario. Ora diventa incontestabile il fatto che quella fu una battaglia giusta, anche al costo di avere messo in crisi l’alleanza di governo nella scorsa legislatura. Era irrinunciabile l’obiettivo di preservare la nostra identità di partiti indipendenti da poteri forti, idea costitutiva fondamentale di Libera. L’azione dell’allora Segretario di Stato per le Finanze Eva Guidi fu fondamentale nell’evitare danni ulteriori al sistema economico e finanziario Sammarinese. Va sottolineato come, fino a quel momento, chi di Banca Centrale, posava gli occhi su Banca Cis saltava come un birillo (vedi Papi, Caringi, Bossone), solo grazie all’azione di chi ora rappresenta Libera, mantenendo la schiena diritta, si è potuta dare la definitiva conclusione ad un pasticcio creatosi dall’epoca di Banca Partner. Fa sorridere che una forza politica, o sedicente tale, oggi accusa Libera nonostante abbia al suo interno personaggi che nel recente passato, anche ai microfoni del CGeG, abbiano riconosciuto lo sforzo profuso nel combattere quel disarmante malaffare. Fa altrettante sorridere, per usare un eufemismo, che tra chi ci accusa c’è anche chi, con chi deteneva le quote di quella Banca, ci facesse affari più o meno torbidi (vedi Relazione Commissione di Inchiesta).
Libera è orgogliosa del fatto di essere stata capace di determinare una frattura tra la conduzione delle finanze e di banca centrale precedente con quella che dura finora e che non ha più provocato crisi di sistema. Libera riconosce altresì il ruolo del tribunale, difficilissimo in questo caso, di saper trattare anche casi come questo in cui sono coinvolti direttamente Commissari della legge. Giunti quasi al termine della legislatura non possiamo che riconoscere che tanti problemi che hanno una genesi antica e altri invece recenti, non sono stati risolti ed a volte neppure affrontati nell’attività di questo Governo. Benché il tasso di disoccupazione sia estremamente basso, ci sono fasce della nostra popolazione soprattutto giovani e le famiglie a reddito basso, che in questi anni ultimi, anche a causa della galoppante inflazione (ma non solo), hanno subito un sostanziale cambio di status e si trovano ora con una prospettiva significativamente peggiore delle stesse categorie un decennio fa. Libera è consapevole che la risoluzione di questi problemi su cui è da mesi che avanza proposte e sulle quali si dichiara anche ora disponibile al dialogo, richiede altresì una grande coesione e partecipazione alle riforme sia delle grandi forze popolari, sia il contributo responsabile di sindacati e categorie economiche. Libera sta partecipando assieme al PSD ed al PS alla costruzione di un grande asse riformista che sappia condurre il Paese assieme alle forze più responsabili nella prossima legislatura che sarà quella di ingresso nel Mercato Unico europeo grazie all’Accordo di Associazione. L’accordo di associazione è l’elemento caratterizzante del prossimo programma di governo più forte. Riteniamo che questo sia l’unico punto su cui sarebbe positiva una continuità con l’azione di questo Governo che invece è stato parecchio difettoso su diversi temi dalla sanità al debito pubblico al carovita.

Comunicato stampa
Libera






Riproduzione riservata ©