Libera: gestione debito estero necessita coesione e programmazione
Il debito con l’estero, cioè quello contratto a tassi elevati e scadenze rapide, è diventato il primo grande problema del Paese. Prima di tutto perché l’andamento del bilancio dello Stato, non è in grado di restituire la quota capitale e, forse anche la quota interessi, poi perché il rinnovo che sarà assolutamente necessario alla scadenza, metterà sempre di più la finanza pubblica in difficoltà e quindi l’intero Paese. Il dato emerso dalla delibera del Congresso di Stato del 23 gennaio 2024 n°16 deve farci riflettere: 22.815.000 euro pagati alla “The Bank Of New York Mellon” solo per far fronte al pagamento della cedola che prevede interessi che matureranno dal 19 gennaio 2024 al 18 gennaio 2025. Di fatto circa il 10% delle uscite dell’intero bilancio pubblico sono state destinate al pagamento di interessi maturati dagli investitori esteri. Di questa cifra imponente neppure un euro sarà destinata agli investimenti o al consumo interno. Di fatto il Paese è diventato più povero. I dati offrono il quadro di quanto accadrà a breve: fra il discusso prestito Cargill (una società che ha sede nel paradiso fiscale del Delaware) dal costo di 4.400.000 euro, il primo bond emesso nel febbraio 2021 con scadenza 2023 costato complessivamente 24.900.000 euro, quanto dovrà essere pagato per il bond 2023/2027 che costerà 83.500.000, e le tante commissioni pagate agli intermediari, il costo complessivo per il Paese si aggira sui 115.000.000 di euro. Più o meno il costo di un anno della nostra sanità pubblica, il doppio di quanto si spende per la scuola.
Questo sarà uno dei problemi più importanti che la prossima legislatura dovrà affrontare. Un problema risolvibile solo attraverso una gestione oculata della spesa e soprattutto politiche di sviluppo capaci di cogliere le opportunità che si presenteranno anche con l’accordo di associazione con l’Unione Europea. Servirà quindi un governo autorevole, coeso e capace di mettere in campo elevate competenze per rendere sostenibile il debito, ridurre l’indebitamento estero e dare un segnale anche sul titolo irredimibile di Cassa di Risparmio. Questo farebbe una buona governance di una qualunque azienda o un buon padre di famiglia ed anche la cittadinanza si aspetta che la politica usi questo approccio.
Comunicato stampa
Libera
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