Libera: il resoconto della conferenza stampa del 27 maggio
Libera presenta in conferenza stampa le principali tematiche del CGG che inizia oggi pomeriggio con particolare attenzione al provvedimento di variazione di bilancio, all’indebitamento estero e alle recenti uscite spiacevoli di esponenti di governo sui nostri cittadini ancora positivi al Covid19.
Boschi Luca: Arriva in aula il Provvedimento di Variazione di Bilancio presentato dal Governo senza alcuna preventiva condivisione con le opposizioni e che è composto da 5 articoli assolutamente di peso e vincolanti sia per le generazioni presenti che, soprattutto, per quelle future. Tra gli articoli del PDL Troviamo infatti il via libera all’indebitamento del nostro Paese attraverso l’emissione di Titoli di Stato per un importo di 500 milioni ma al momento noi non ne conosciamo gli interlocutori né tantomeno le condizioni e le relative misure di sostenibilità. È presente, poi, la possibilità di revisione deli attivi di Cassa di Risparmio che rappresenta un tema molto delicato dove sarebbe importante agire con la massima attenzione. Si passa poi all’annullamento di tutti i cda degli enti partecipati dallo stato con una logica autoritaria che rischia di impedire la funzione di controllo dell’opposizione. In pratica uno spoil system all’ennesima potenza. Infine, ci siamo ritrovati la misura di superamento del tetto degli stipendi dei 100.000 euro per i dipendenti statali, cosa incredibile se considerato quali sono le posizioni storiche di alcune forze componenti la maggioranza. L’ennesima incoerenza di questo inizio legislatura. Più in generale in questo consiglio ci aspettiamo che il Governo ci fornisca risposte e informazioni su provvedimenti di questa portata su alcuni dei quali potremmo anche teoricamente convergere ma non prima di averne approfondito modalità e finalità. Il Consiglio Grande sta diventando purtroppo l’unico e ultimo luogo di confronto tra maggioranza e opposizione.
Alessandro Bevitori: Io vorrei riportare l’attenzione sul grande rischio che in questo periodo sta correndo la Repubblica di San Marino - e che l’emergenza sanitaria ha solamente acuito – in riferimento all’indebitamento estero. Questo passaggio è estremamente delicato per il nostro Paese e deve essere valutato con la massima attenzione. In primis perché ci sono alti rischi legati alla sovranità della Repubblica che potrebbe essere compromessa con la perdita dei nostri principi storici di indipendenza e neutralità. In secondo luogo, la valutazione che faccio è programmatica e anche tecnica. Infatti, rispetto alla restituzione del finanziamento, è necessario che questo avvenga dopo aver identificato precisi progetti di sviluppo che possano generare crescita economica nella San Marino del futuro che vogliamo. È altresì fondamentale che le risorse non vadano disperse nella spesa corrente. Per realizzare ciò, è fondamentale che vengano contestualmente avviate le famose riforme strutturali che possano garantire la messa in sicurezza del bilancio dello Stato. Già nella passata legislatura si era affrontato il tema dell’indebitamento estero e - non lo nascondo - è stato il principale motivo che ci ha portato all’apertura della crisi di governo. In questo ambito avevamo valutato diverse soluzioni. A mio avviso, se la politica dimostrasse la necessaria responsabilità, la migliore soluzione sarebbe costituita dalla creazione di un fondo supportato da “paesi amici”. Viceversa, se la politica dovesse dimostrare – come temo – ancora scarso livello di responsabilità indubbiamente la soluzione migliore è rappresentata dall’avvio di programmi specifici con gli organismi sovranazionali. Ad ogni modo invito a tenere gli occhi ben aperti perché questo passaggio costerà circa 20.000 euro ad ogni singolo cittadino sammarinese, neonati inclusi.
Michele Muratori: Desta grandissima preoccupazione, se non si vuole parlare di inquietudine, la proposta del segretario Ciavatta di attivare dei parchi a disposizione dei malati Covid19 per permettergli di uscire qualche ora del giorno. Credo fortemente che non sia stata rispettata la sensibilità e il dolore di chi è costretto in casa da settimane e mesi, annunciando una soluzione che non ritengo dignitosa, palesemente palliativa e insufficiente. Riteniamo essenziale prevedere una soluzione definitiva attraverso la garanzia di poter usufruire delle migliori ed innovative tecniche a disposizione della comunità scientifica. Non possiamo permetterci di avere nel nostro paese positivi al Covid19, alcuni da oltre 100 giorni, relegati in casa senza possibilità di vedere figli, di tornare a lavorare, di uscire sul territorio, ed offrire loro un’ora di sgambamento al parco. San Marino non deve lasciare indietro nessuno dei suoi cittadini, e sicuramente non può ledere la loro dignità con proposte fantasiose che compromettono il loro già difficile equilibrio emotivo, provato da mesi di convivenza con il virus.