Dopo più di 2 anni e mezzo dall’inizio della legislatura non possiamo far altro che tracciare un misero bilancio di attività politica del nostro Governo. Un Esecutivo, nato dopo un ballottino post elezioni per assecondare i desiderata di qualche autorevole esponente extra-parlamentare, che doveva, a parole, risolvere ogni problema, riallacciare i rapporti con l’Italia e rilanciare il nostro Paese. Ad oggi abbiamo 35.000€ di debito per ogni cittadino, 20 milioni di interessi da pagare all’anno senza che queste risorse abbiano un ritorno reale. Quali servizi sono migliorati? All’Iss sempre più nostri concittadini sono costretti a rivolgersi al privato in mancanza di servizi, i medici non ritengono attrattivo il nostro Ospedale anche per una carriera in prospettiva e continuano le lotte intestine utili solo all’ex rivoluzionario Ciavatta per mantenere la sua poltrona. La situazione non è certo migliorata nemmeno sul territorio: quali progetti infrastrutturali sono partiti nonostante un miliardo di debito? Continuano le consulenze e gli incarichi ma di nuovi progetti manco l’ombra. Per non parlare dall’ordinaria amministrazione. A titolo esemplificativo: il guard-rail della superstrada ancora arrugginito nonostante la messa in sicurezza della consolare SS72 fosse la priorità del Segretario Canti, le strade e il verde pubblico non giacciono in condizioni migliori con l’aggravante che è ricomparso il metodo “old-style” dell’asfalto su richiesta, discrezionale a discapito di un ottimo progetto messo in campo con l’Universita’ frutto di ricerca e metodo scientifico completamente abbandonato. Infine la raccolta rifiuti con cassonetti che trasbordano ai lati della strada e un piano regolatore che dopo qualche slogan ad effetto non sappiamo più che fine ha fatto nonostante dovrebbe essere ampiamente condiviso fra la popolazione e in Consiglio Grande e Generale. Questo è ciò che i nostri concittadini vedono e percepiscono. Un Paese che affonda nel debito con una politica incapace di dare anche le più semplici soluzioni. Passi indietro e debito con una sanità, in particolare, che piange. Vogliamo andare avanti in questo modo ancora per molto? Come abbiamo detto a più riprese non deve arrivarci questa maggioranza a fine legislatura (anzi sarebbe meglio di no) ma tutto il Paese. Come Libera auspichiamo maggiore responsabilità nella classe politica, un pragmatismo più incentrato al benessere della collettività e una capacità di ascolto che manca totalmente ad un Esecutivo che sta deludendo tutti specie sui servizi base, legati ai settori più importanti per i nostri concittadini: sanità e territorio.
c.s. Libera