Libera Psd Ps preoccupati per i comportamenti SdS Berti
Alla luce degli eventi recenti che coinvolgono il Segretario di Stato per gli Interni, Gian Nicola Berti, e delle informazioni portate alla nostra attenzione dal Consigliere Matteo Zeppa di Rete in Commissione Esteri, Libera, PSD e PS sentono il dovere di esprimere pubblicamente la loro profonda preoccupazione riguardo a una serie di comportamenti che non solo mettono in discussione l'etica professionale e personale del Segretario di Stato Berti, ma che sollevano anche serie questioni.
1. Possibile violazione della Legge sulla Protezione dell'Utilizzo dello Stemma Ufficiale: Durante le visite ufficiali organizzate in occasione della festa di Sant'Agata, fondamentale momento di incontro e di riconoscimento dell'importanza delle comunità di sammarinesi all'estero, il Segretario di Stato Berti, insieme a membri del suo partito, ha sfruttato il momento di incontro con la Comunità di Ravenna per fini elettorali, distribuendo materiale di propaganda che include impropriamente lo stemma ufficiale della Repubblica di San Marino. Tale comportamento non solo manca di rispetto verso la tradizione e l'importanza di questi incontri ma rappresenta un abuso chiaro del simbolo di San Marino a scopi partitici.
2. Conflitto con i giornalisti e violazione dei principi democratici: Le dichiarazioni rilasciate dal Segretario di Stato Berti in Consiglio Grande e Generale, descritte nel comunicato stampa di San Marino RTV, attaccano ingiustamente l'indipendenza e la professionalità dei giornalisti sammarinesi, mettendo in dubbio il loro impegno e la loro etica professionale. Queste affermazioni non solo minano la fiducia nel servizio pubblico di informazione, essenziale in una democrazia, ma rappresentano anche un inaccettabile tentativo di intimidazione nei confronti della stampa.
3. Possibile violazione della Legge sulla Protezione dei Dati Personali: L'invio di lettere di invito ai nuovi cittadini sammarinesi naturalizzati, per un incontro di presentazione del partito in un hotel di Riccione, unita all'accesso a dati sensibili, solleva serie preoccupazioni riguardo al rispetto della privacy e all'etica della campagna elettorale, comportamenti che un Segretario di Stato per gli Interni non dovrebbe mai avere. L'uso di informazioni a cui si può accedere unicamente in virtù della propria carica governativa per fini partitici rappresenta una grave inosservanza dei doveri istituzionali e delle leggi sulla protezione dei dati personali, come la Legge 21 dicembre 2018 n.171.
In qualità di Segretario di Stato per gli Interni, Gian Nicola Berti ricopre una posizione di notevole responsabilità, essendo figura simbolica delle istituzioni e, per sua stessa professione, custode dell'integrità legale e etica. Le azioni sopra descritte non solo contrastano con questi principi fondamentali, ma minano la fiducia nel suo ruolo di garante dell'ordine pubblico e della corretta conduzione delle elezioni politiche. In vista delle prossime elezioni, è imperativo assicurare che tutte le attività siano condotte in conformità con le leggi e i principi che governano la nostra Repubblica, per garantire un processo elettorale equo e trasparente. Pertanto, esprimiamo la nostra più forte preoccupazione per le condotte rilevate e sollecitiamo un'indagine approfondita su queste azioni, affinché siano prese le misure necessarie a tutelare l'integrità della nostra democrazia e il rispetto delle leggi che la proteggono.
cs Libera Psd Ps
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