Libera: Qualcuno gozzoviglia a spese dello Stato, ma il conto sarà pagato solo dai sammarinesi
Mentre prosegue la guerra fra bande, fra tifoserie e fazioni che si scontrano per difendere propri interessi personali, chi economici, chi giudiziari, a rimetterci e’ sempre la nostra Repubblica e le persone libere come noi, ovvero la stragrande maggioranza dei nostri concittadini.
E’ di oggi l’ennesimo articolo, pubblicato sul settimanale italiano Panorama, che getta discredito, al netto del contenuto davvero preoccupante, per il nostro Paese in un momento storico dove la credibilità e l’autorevolezza dovrebbero contraddistinguerci per richiedere aiuto e supporto ad altri Stati o ad organismi internazionali.
Invece questa esasperata mediaticita’ negativa genera preoccupazione, disequilibrio fra poteri e difficoltà nel recuperare fiducia e correlatamente prospettiva virtuosa.
Tutto questa tensione a chi giova?
Non certo ai nostri concittadini che vorrebbero poter vedere brillare il nostro Paese per altre prerogative affrontando con equilibrio l’enorme crisi che stiamo vivendo. Infatti i dati al 31 Luglio 2020 pubblicati sul bollettino statistica evidenziano importanti difficoltà per il nostro Paese. Aumenta la disoccupazione, 200 lavoratori sammarinesi e residenti in meno, 66 imprese che han chiuso, turismo che al netto di agosto e’ fortemente in declino per non parlare del commercio che è’ all’asse.
Il Governo come risponde a tutto questo?
Non facendo nulla se non schierandosi apertamente con una “banda”, assecondando azioni imposte da fuori, leggi retroattive, forzature, illegalità e creando tensione nell’ambito del Tribunale con conseguenti ritorsioni mediatiche.
Perché l’importante è’ salvare la squadra, anzi il capitano seduto comodamente in tribuna ad osservare gli interventi scomposti dei suoi uomini in campo, più o meno consapevoli dello sfacelo che in realtà producono.
Noi di Libera non siamo nè tifosi, nè apparentati con nessuna “banda” (le nostre scelte della scorsa legislatura lo dimostrano) nè attori di questo quadro desolante che però continueremo sempre più a denunciare nel merito continuando a lanciare un messaggio: no a salvacondotti perché chi ha sbagliato, chiunque sia, deve pagare. Solo così, con un vero stato di diritto, si può ridare fiducia alla cittadinanza e al Paese.
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Comunicato stampa
Libera