“Un ricordo di Carlos Mauriaca. L’esperienza di Salvador Allende rappresenta la risposta di pace e giustizia del popolo cileno all’aggressività di un Occidente che ha basato il proprio sviluppo sullo sfruttamento delle materie prime appartenenti alle grandi aree del sud del Mondo. All’epoca la reazione degli Stati Uniti fu violenta: un golpe militare che ha ucciso e imprigionato tutti i principali attori di quella rivoluzione democratica. Tantissimi fuggirono dal Cile, condannati per lungo tempo all’esilio. Fra questi Carlos con la sua famiglia che trovò a San Marino accoglienza. Carlos ripagò questa accoglienza con spiccata intelligenza, mettendo a disposizione le capacità di organizzatore di risorse umane, ruolo svolto agli alti livelli dell’amministrazione del Governo Allende. Queste competenze vennero spese soprattutto nell’organizzazione del sindacato sammarinese. In quegli anni si viveva un crescendo di nuove speranze, nuovi obiettivi per la costruzione di una società migliore, battaglie per l’equità sociale, per i diritti di espressione nei luoghi di lavoro, per una scuola che non discriminasse, per dare una casa a tutti, per un commercio più solidale, per far nascere nuovi servizi sociali, per rafforzare la sanità partendo dalla prevenzione, per dare dignità al lavoro e certezze ai giovani. Il sindacato era in prima linea in tutte queste battaglie e Carlos diede un grande contributo per la stesura delle piattaforme programmatiche. Il suo lavoro fu anche quello di formare i giovani approfondendo problematiche sociali ed economiche seguendo due basilari principi: il rispetto delle Istituzioni (le battaglie si affrontano nella sfera delle regole democratiche), la tutela del bene comune (rifiuto del populismo e affermazione del principio dell’interesse pubblico). Un uomo di sinistra con una visione forse anche utopica, ma che poteva raccontare come si generano le idee e come sia possibile poi realizzarle, avendo vissuto l’entusiasmo del governo di Unidad Popular dove si stava costruendo un modello di società reale basata sulle utopie del ‘900. Una figura completa quella di Carlos in cui si incarnano la razionalità scientifica dell’organizzazione sociale e l’umanesimo che muove i sentimenti di un intero popolo. Nulla di meglio quindi di questi versi del suo concittadino, Pablo Neruda, possono interpretare l’anima e il pensiero di Carlos Mauriaca: Oh Cile, lungo petalo di mare e vino e neve … ahi quando ahi quando e quando ahi quando mi troverò con te, arrotolerai la tua cintura di schiuma bianca e scura alla mia vita, scatenerò la mia poesia sul tuo territorio. (Pablo Neruda)
Libera