Il “poltronaro” Pedini toccato sul vivo si offende e, come sempre in maniera scomposta, si lascia andare ad una serie di attacchi politici e personali a dir poco patetici e poco consoni al suo ruolo istituzionale. Comprendiamo come l’azione di Libera stia dando fastidio, ma invitiamo Pedini ad evitare altre cadute di stile come quella della celeberrima conferenza stampa poi immediatamente smentita con tanto di scuse pur di non perdere lo scranno, o quella in Aula Consigliare con una replica debolissima alle critiche politiche da parte dell’opposizione e della sua stessa maggioranza. Invitiamo inoltre Pedini a leggere la relazione della Commissione d’Inchiesta, quella su Banca Cis, non quella su FinCapital che conosce meglio, per capire le ragioni che ci hanno portato a concludere l’esperienza della passata legislatura non prima di aver fatto finalmente chiarezza su un istituto di credito da sempre sostenuto politicamente da Pedini (addirittura amici di famiglia! Cit. Marino Grandoni) e compagni e di aver fatto pagare per primi gli amministratori e gli azionisti (recuperati più di 60 milioni di euro). Piuttosto chiediamo al Segretario di Stato di farci sapere a che punto sono le azioni di responsabilità degli amministratori del mondo bancario che hanno generato i dissesti negli istituti di credito. È da tempo che chiediamo informazioni in merito, ma nessuno ne parla più. Pedini, tornando alle cose più attinenti alla sua delega, nella sua astiosa risposta (ormai ci siamo abituati) conferma che il Palace Hotel abbia chiuso, così come che il ristorante stellato in Piazza della Libertà abbia perso la “Stella Michelin”. Noi riteniamo che questi due elementi non possano essere sottovalutati visto che crediamo che il rilancio turistico-commerciale passi anche dal potenziamento quantitativo e qualitativo delle strutture ricettive del nostro Paese. Libera ha sempre espresso apprezzamento rispetto all’azione di questa Segreteria al Turismo quando questa ha proposto iniziative ritenute positive per il Paese, ma crediamo ci siano assolutamente consentite anche le critiche legittime, che interpretano il sentire di tanti cittadini, quando gli obiettivi non vengono raggiunti. Invitiamo pertanto il Segretario ad evitare stucchevoli attacchi personali, ad ascoltare le critiche, ad essere onesto intellettualmente nelle sue analisi e ad impegnarsi maggiormente per la crescita del nostro Paese.
c.s. Libera – San Marino