Libera: siamo ripiombati al centro di una “Emergenza Sanità”
Qual è il simbolo indiscusso del fallimento del Governo in questa legislatura? Senza ombra di dubbio, la gestione della sanità pubblica. Tutti i cittadini, purtroppo, hanno potuto toccare con mano il drammatico crollo verticale della qualità dei servizi primari sanitari e socio-sanitari nel nostro Paese.
La gestione nei primi tre anni di questo esecutivo è stata infatti caratterizzata da un progressivo allontanamento tra i bisogni della popolazione e l’offerta di prestazioni sanitarie. Gli esempi sono molteplici, dalla difficoltà nel reperire i vaccini durante l’emergenza Covid all’aumento delle tempistiche delle liste di attesa, dalle problematicità nel reperimento di medici all’effettiva impossibilità di poter contattare il proprio medico di famiglia in tempi utili. Fino a pochi mesi fa il colpevole assoluto di questo sfacelo era individuato in una singola persona: l’Ex Segretario di Stato Roberto Ciavatta. Il leader retino, che aveva voluto fortemente la guida sella Segretaria alla Sanità, era partito subito con il piede sbagliato facendosi imporre dalla “politica” la composizione del Comitato Esecutivo dell’ISS scelto con il “manuale Cencelli” e non direttamente dall’allora Direttore Generale Bruschi come la legge prevede. E da quel peccato originale, poi perpetrato con la nomina di Francesco Bevere oramai sparito da tutti i radar, è derivata di conseguenza tutta l’incredibile sfilza di errori successivi, perché se si seguono logiche politiche e non di merito risulta davvero difficile ottenere risultati per la collettività.
Il recente cambio alla guida della Segreteria che ha visto direttamente la Democrazia Cristiana tornare a dirigere, con la neo Segretaria Mariella Mularoni, uno dei suoi feudi più radicati, non ha però prodotto i cambiamenti sperati. Anzi nelle ultime settimane si stanno verificando tutta una serie di gravi disservizi che ci porta a denunciare che stiamo nuovamente al centro di una vera e propria “Emergenza Sanità”.
Innanzi tutto la famigerata COT, contro la quale ci siamo tanto battuti, non è stata eliminata ma semplicemente trasferita dall’Ospedale ai vari centri Sanitari peggiorando, se possibile, la situazione e creando ulteriore malcontento sia tra i pazienti che tra gli operatori.
Per non parlare dei servizi specialistici, delle liste d’attesa, delle difficoltà nel reperimento dei medici, del Nuovo Ospedale che è stato solo un costoso slogan propagandistico ed infine i servizi socio-sanitari, un tempo fiore all’occhiello del nostro Paese e oggi fortemente ridimensionati.
Si sta spingendo la cittadinanza a rivolgersi al servizio privato, privando di fatto i più deboli, soprattutto gli anziani e i più disagiati, delle cure primarie, venendo meno al mandato sociale dell’ISS. Per spese inutili e per il forsennato debito pubblico ci sta rimettendo la salute dei cittadini.
Libera chiede, per questo, la convocazione urgente della Commissione Consigliare preposta per un riferimento immediato del Governo su una situazione non più sostenibile
Comunicato stampa
Libera - Gruppo di lavoro Nuova Giustizia Sociale
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