“Libera: SOS turismo”
La mancanza totale di aiuti e di soluzioni nel settore turistico e commerciale sta diventando problematica. Tutto il comparto e’ in sofferenza: hotel aperti solo due volte alla settimana, riduzione del personale soprattutto sammarinese, poche presenze, costi fissi che rimangono in capo alle attività nonostante il mancato consumo e difficoltà a definire un serio e proficuo confronto con le associazioni di categoria. Il Governo si è quindi fermato agli annunci, destinando inadeguatamente le poche risorse a disposizione che ancora non sono state implementate; non è riuscito neppure a mettere in campo una soluzione condivisa sulla SMaC Card Turistica e ha proceduto al ritiro del decreto 109 che pareva smuovere qualcosa sul fronte delle facilitazioni al commercio, in particolare del Centro Storico. I 169 operatori economici nell’ambito della ristorazione/bar sono riusciti con intraprendenza e dinamismo a reinventarsi con modalità innovative tra le quali ad esempio il delivery. In questo senso va ricordata la proposta di Libera che avrebbe portato le attività di food and beverage, specialmente in centro storico, ad arricchire la propria offerta sfruttando anche spazi meravigliosi (ad esempio il cantone). La situazione drammatica riguarda anche i commercianti e le strutture alberghiere. Libera confrontandosi quotidianamente con loro, aveva proposto di sollevare dal pagamento di tutte le imposte per l’anno 2020 le attività oggetto di una perdita rilevante del fatturato; aveva chiesto un intervento strutturato sugli affitti, aveva proposto una SMaC turistica prepagata senza chiedere interventi da parte degli esercenti. Aveva lavorato, inoltre, per poter promuovere il nostro territorio e il nostro patrimonio artistico,culturale attraverso periodi gratuiti per l’accesso a musei e parcheggi, come tra l’altro stanno già facendo da tempo nel circondario; piccoli interventi che però nel complesso se ben coordinati e soprattutto comunicati adeguatamente avrebbero potuto avvicinare turisti gia’ in questa stagione. Tuttavia queste proposte concordate da Libera con gli operatori turistici-commerciali non sono state prese mai in considerazione da un Governo, a cui piace più apparire che fare. Ebbene, gli operatori hanno bisogno di azioni concrete non di slogan ad effetto. La stagione e’ terminata e non e’ stato fatto un progetto turistico di prospettiva. Libera quindi critica l’azione del governo e della maggioranza in ambito turistico la quale risulta non solo del tutto insufficiente ma altresì aggravata da dichiarazioni del Segretario Pedini volte quasi a voler creare tensioni e divisioni nel comparto turistico che, al contrario, ha bisogno di lavorare in sinergia per trovare soluzioni. Libera