Il decreto che estende la possibilità di importare e utilizzare i farmaci, anche quelli non autorizzati dall’agenzia europea del farmaco, prevede che sia il Congresso di Stato a decidere di quali Paesi ci si possa “fidare”. Pertanto tutti i farmaci autorizzati dalle agenzie del farmaco di quei paesi potranno liberamente essere venduti presso la farmacia internazionale di San Marino. Questo il senso reale della norma che il governo ha voluto a tutti costi approvare mercoledì scorso e che modifica sostanzialmente la prassi consolidata fino a ieri, per cui ogni importazione di nuovi farmaci doveva prima ricevere dall’Authority Sanitaria. La norma approvata dalla maggioranza prevede infatti che l’Authority venga interpellata solo quando un farmaco non è presente fra quelli già autorizzati dalle agenzie europee, statunitense, canadese, indiana, svizzera, …………., ma non solo, il Governo si è dato anche il potere di decidere di inserire altre agenzie di altri Paesi e quindi gamme intere di farmaci sconosciuti, senza basarsi su alcuna validazione scientifica. La controprova di questo paradosso per cui è la politica a decidere quali farmaci possono essere somministrati ai sammarinesi o venduti nella farmacia internazionale, e non invece un organo con competenza scientifica, sta nel rifiuto della maggioranza di accogliere un emendamento proposto da Libera, per cui prima di ogni ulteriore espansione della gamma dei prodotti si dovesse richiedere l’autorizzazione dell’Authority Sanitaria sentito il parere del Comitato di Bioetica. Ieri la voce di Rete ha cercato di difendere l’operato del suo Segretario di Stato alla Sanità, dicendo che i farmaci devono essere autorizzati, dimenticandosi di dire che fra le righe delle motivazioni che hanno portato alla bocciatura della proposta di Libera c’è proprio quella più grave e che sottintende il concetto per cui se il governo cede all’Authority il potere di decidere quali farmaci utilizzare il rischio è che blocchi le sue decisioni, come dire: meglio tenersi le mani libere, almeno fino a quando non verrà istituito anche a San Marino un ente regolatore del farmaco, cioè mai.
Comunicato stampa
Libera