Libera sulla situazione al Casale La Fiorina e vaccinazione: "Governo lavori per unità e trasparenza"
La situazione della pandemia a San Marino continua a generare dati preoccupanti. Il numero di contagiati nel corso della così detta seconda ondata ha superato quello della prima. Siamo tornati, proprio in queste ore, il Paese con il tasso di mortalità più alto al mondo. Preoccupa anche il diffondersi della pandemia in aree che dovrebbero invece essere protette e tutelate al massimo, come alcuni reparti dell’ospedale in cui si ha notizie di contagi anche con esiti gravi, e la stessa residenza per anziani della Fiorina. Qui addirittura è stato allestito un reparto Covid per i suoi ospiti, disattendendo ogni più razionale norma di prudenza anche alla luce delle indagini in corso in alcune regioni italiane dove sotto inchiesta sono finiti amministratori e politici che hanno consentito una simile follia. Tra l’altro anche L'Authority sanitaria, dopo la denuncia del sindacato, ha comunicato che la scelta è avvenuta senza le dovute garanzie. Questa situazione ci preoccupa enormemente, visti i decessi fra gli ospiti del Casale e per queste scelte avvenute senza condivisione e in assenza di ogni norma di prudenza, Libera adotterà ogni strumento per fare chiarezza. Il livello di risposta organizzativa per il controllo della pandemia in un momento estremamente critico come quello di marzo-maggio 2020 è stato di gran lunga superiore a quello della seconda ondata in cui la situazione pare invece essere sfuggita di mano. Una situazione che si è di nuovo aggravata nonostante vi sia stato almeno un trimestre per organizzare gli interventi di controllo da parte del Comitato Esecutivo dell’Iss e della Segreteria di Stato competente, tempo invece completamente sprecato. A tutto ciò si aggiunge la totale incertezza sulla possibilità di avviare la campagna di vaccinazione dato che, come sostiene il direttore ospedaliero, questa dipende dalla benevolenza dell’Italia:” Noi – dice - speriamo che l’Italia sia così clemente da concederci già le prime dosi quando arriveranno da loro”. Tutto ciò quando tutti i Paesi d’Europa hanno avviato le campagne di vaccinazione già dal 28 dicembre e paesi piccoli come ad esempio Montecarlo, hanno acquistato le dosi direttamente dalla casa farmaceutica che le produce. Libera ha fatto domande in merito alle problematiche esposte, ha prodotto interpellanze, si sta confrontando con operatori e cittadini, ma le risposte mancano e si preferisce continuare con gli slogan, le dichiarazioni ad effetto e con l’arroganza che ha portato il Paese in tremenda difficoltà sia nelle gestione della pandemia sia nelle relazioni internazionali, bilaterali con l’Italia in particolare. Libera e’ disponibile a collaborare vista l’emergenza con senso di responsabilità. Un Governo serio dovrebbe condividere scelte così delicate e richiedere unità di intenti non proseguire con atteggiamenti che stanno portando al disastro.
c.s. Libera
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