Libera: “Tutti pazzi per il nuovo milionario ospedale: ma intanto oggi non funziona nulla”
Tutti pazzi per il nuovo milionario ospedale di San Marino. Conferenze, commenti entusiastici e chi più ne ha, più ne metta. Abbiamo tuttavia la netta sensazione che il Governo guardi sin troppo al futuro, scordandosi del presente. Perché giusto, giustissimo programmare e pensare ad organizzare al meglio il domani. Ma il covid è oggi. E non c’è solo il covid a creare pesanti problemi ai sammarinesi. La sanità, è un fatto, non funziona come dovrebbe. Fra gli operatori sanitari c’è tensione perché evidentemente l’organizzazione non soddisfa. E di certo la “fuga” della Bruschi che ci lascia in brache di tela in un momento delicatissimo e alle porte dell’autunno non aiuta, anzi. Con tanto di premio di produzione tra l’altro. Anche in questo caso avremmo avuto necessità di un Direttore generale che potesse farsi sentire e rispettare nella vicina Italia, visto che sono proprio le autorità sanitarie a dettare la linea alla politica in questa difficile pandemia. E magari una gestione più oculata da parte del governo e del Segretario Ciavatta nella scelta del nostro più importante dirigente sanitario avrebbe potuto aiutare anche in ottica green pass. In questa situazione al dir poco caotica si inserisce la notizia – che speriamo venga al più presto smentita – delle dimissioni del dott. Giovanni Landolfo da direttore della UOC Chirurgia Generale del nostro Ospedale, pare per un taglio al budget del reparto da lui diretto. Continuiamo a non comprendere certe scelte che impattano sulla vita dai sammarinesi. Non riusciamo a capire perché in questo settore si continua a operare con tale sufficienza e dilettantismo. Sfortunatamente questa è solo l’ultima delle perle, si fa naturalmente per dire, inanellate da Roberto Ciavatta. Citiamo ancora una volta i disagi della medicina di base, con le grandi difficoltà che hanno i pazienti ad accedervi e ancora il “pastrocchio”, per non dire di peggio, della pediatria, dove la necessità di personale infermieristico nel reparto Covid ha portato ad “attingere” la dotazione di infermiere dalla stessa pediatria, obbligando così i bambini a spostarsi in altri reparti. Cose da pazzi! E ancora le difficoltà della terapia intensiva, con una mancata programmazione inaccettabile e scelte strategiche che servono solo per ragioni di spartizione partitica e davvero poco a operatori sanitari e assistiti Iss. Chiudiamo questa carrellata di criticità con una semplicissima domanda, che si stanno ponendo tutti i sammarinesi e che giriamo al nostro Segretario alla Sanità: perché dei famosi 100 milioni di euro previsti per il nuovo ospedale domani, non ne prendiamo “in prestito” qualcuno OGGI per fare funzionare al meglio le cose? Appare evidente ai più l’inadeguatezza e incapacità di organizzativa di chi guida oggi l’Iss ad ogni livello.
C.s. Libera
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