Dopo la battaglia di Libera nell’ultima sessione consigliare, con la presentazione di centinaia emendamenti ed interventi sugli argomenti più significativi dal primo giorno di Consiglio, il Des e’ stato rinviato grazie al lavoro di Libera, dell’opposizione e anche alla sensibilità di alcuni esponenti della maggioranza. Abbiamo quindi ottenuto il rinvio di un progetto potenzialmente pericoloso per la sovranità del nostro Paese e, soprattutto, abbiamo chiarito a Governo e Maggioranza che certi progetti devono essere approfonditi sotto il profilo tecnico anche con le associazioni di categoria e le parti sociali. Per il resto, sulla finanziaria il giudizio, per quanto ci riguarda, e’ sintetico, ma netto: “bilancio pre-elettorale” sebbene le elezioni siano lontane, perchè abbiamo una maggioranza che ha paura di confrontarsi con gli elettori visto il nulla prodotto. La criticità maggiormente evidenziata da Libera è quella dell'assenza di qualsiasi scelta sui temi dello sviluppo e del sostegno a famiglie e imprese. L'articolo 7 contiene 38 deleghe generiche che sviliscono totalmente il Consiglio Grande e Generale, dando tutto in mano al Congresso di Stato, anche su tematiche delicate come la cittadinanza e la legge elettorale in merito alla quale viene ipotizzata una "semplificazione" sulla quale occorre prestare massima attenzione a tutela della democrazia della Repubblica. Quindi nessun aiuto a famiglie e imprese per il caro bollette, nessuna progettualità, ma altri 60 milioni di debito con la preoccupazione che cresce vista la necessità sempre più imminente di rinegoziare il debito estero. Cari concittadini, abbiamo un Governo e una maggioranza che continua a litigare su tutto, che non ha prodotto e non produrrà più niente, se non altro debito, ma che continuerà a stare incollata alle poltrone per timore del giudizio dei cittadini. Libera ha presentato interventi contro il caro-bollette, per le famiglie più in difficoltà, perché a pagare il prezzo della crisi non possono essere sempre i più deboli e ha chiesto impegni precisi sulla sanità vista la situazione sempre più preoccupante. Libera ha inoltre provato a delineare un piano per la transizione energetica del Paese che guardi alla riconversione del costruito derivante dalla speculazione edilizia degli anni 90/2000, per calmierare gli affitti, per un piano casa concreto affinché ogni cittadino possa avere un alloggio dignitoso e per un progetto ad ampio raggio sull’energia che vada oltre l’emergenza, per rendere il sistema sammarinese più autonomo ed efficiente dal punto di vista energetico: certificati verdi, fotovoltaico presso le strutture pubbliche e sui capannoni industriali, investimenti in infrastrutture energetiche “pulite” destinando risorse del debito estero che va investito in sviluppo e non scialacquato. Il Governo però, si è chiuso a riccio e ha fatto di testa sua. Libera continuerà ad essere intransigente, a stare nel Paese e a proporre soluzioni differenti che guardino al futuro di tutti, non solo di qualcuno.
c.s. Libera