Con bugiardino si intende il foglietto illustrativo di un prodotto farmaceutico. Lì sono indicati la composizione, le indicazioni terapeutiche, le contro indicazioni e la posologia di un farmaco. A scriverlo e a garantire della sua vericidità è il produttore stesso del farmaco. Ma il nome, ammettiamolo, fa pensar male. Come se un brand automobilistico si chiamasse “Pochi Freni” o una compagnia aerea “Schianticella”. Insomma, fidarsi di un bugiardino sarà anche bene ma non fidarsi è meglio. Ed è quello che devono aver pensato diversi analisti – tra cui l'italiana Francesca Donato - che sono andati a studiarsi il bugiardino del vaccino contro il virus Sars-Cov 2 Comirnaty, meglio noto come vaccino Pfizer. Il bugiardino della Pfizer mette in evidenza tre problemi, che non sono pochi considerato che il farmaco a cui si riferisce è stato inoculato a qualche miliardo di persone. Il primo problema è che vi è chiaramente scritto che non si hanno dati sull'intercambiabilità con altri vaccini contro la Sars-Cov 2. L'Italia e San Marino non hanno rispettato questa indicazione promuovendo anzi la vaccinazione eterologa, sulla quale non ci sono studi e della quale non si conosce la pericolosità a breve, medio e lungo termine. Chi vivrà vedrà. Il secondo problema riguarda gli ingredienti. Il bugiardino indica il Comirnaty come “non pericoloso” (sezione 2) nonostante l'elenco degli ingredienti (sezione 3) indichi la presenza di un eccipiente potenzialmente pericoloso. Come se il risultato della revisione della vostra auto fosse positivo ma poi scorrete la lista dei test e leggete “test di frenata: non superato”. Una lampadina vi si accende in testa e pensate che ci dev'essere qualcosa che non va. Non devono averlo pensato alla Pfizer-BioNTech, non all'EMA ne all'AIFA. Ed ora veniamo all'ALC-0315. L'ALC-0315 è un lipide sintetico, cioè è una bolla di grasso prodotta in laboratorio che serve a contenere l'istruzione genetica, quella che dà al corpo le istruzioni per produrre la proteina spike. Il problema è che l'ALC-0315 non è stato mai testato sull'uomo. Cioè non ci sono studi sulla pericolosità o meno nel medio e lungo termine di questo componente sintetico. E' come se domani sostituissero il film che avvolge la pastiglia di aspirina con uno mai testato prima. 40.000 tonnellate di aspirine prese ogni anno senza sapere gli effetti dei suoi componenti sul corpo umano. Questo è successo col vaccino Pzifer. Chi lo dice? Il produttore della molecola, l'americana Echelon Biosciences e l'FDA, l'ente regolatorio statunitense. Ma non il bugiardino della Pfizer, tutto è ok per il produttore americano del vaccino. Mancano gli studi. Qualche miliardo di esseri umani ha fatto da cavia e nessuno può dire oggi cosa succederà loro tra pochi mesi o anni. Questo è. Ora sentiamo cosa ha da dire la scienza.
c.s. lpsm