Lorenzo Bugli (PDCS): Il ‘meteo politico’ di San Marino: un argine concreto contro l’alluvione di proposte elettorali

Lorenzo Bugli (PDCS): Il ‘meteo politico’ di San Marino: un argine concreto contro l’alluvione di proposte elettorali.

Da qui al 9 giugno su San Marino sono previste perturbazioni diffuse e rovesci abbondanti, anche se il meteo 'pazzo' in questo caso c’entra poco o nulla. La pioggia che ci attende, nelle prossime settimane, è quella di idee e proposte più o meno sconclusionate, esagerate alcune o azzardate altre. Sappiamo che renderanno più effervescente la campagna elettorale, come da copione. È già partita la gara a chi la spara più grossa e a chi tira fuori dal cilindro il progetto più mirabolante. Un affastellarsi di buone intenzioni, con promesse da mille e una notte, spesso condite da slogan triti e video promozionali col candidato di turno che, sorridente e affabulatore, ci si presenta innanzi. Ho già impiegato l’ironia in passato per ritrarre la situazione politica sammarinese. La sana satira può aiutare a far capire quel che ci aspetta nell’imminenza elettorale e perciò la ripropongo.
Davanti ai nostri occhi s’addensano nuvole mosse da molte correnti. Sono fredde e investono lo stato di salute delle forze e dei movimenti politici sammarinesi. È tutto questo che porta alla pioggia abbondante di idee e proposte cui alludo. Le quali, però, sembrano spesso slegate dalla nostra realtà e dal contesto socio-politico ed economico in cui è ora la nostra Repubblica e soprattutto in quello in cui verrà a trovarsi. Idee fumose, destinate molto probabilmente a rimanere tali, perché prive, molto spesso, di concretezza e del realismo che sarebbero necessari.
La Legislatura ormai conclusa ha svolto un ruolo importante per cercare di garantire maggiore sicurezza alla Repubblica, ma il percorso non è terminato. A dirlo non sono io. Lo dice il Fondo Monetario Internazionale che, a margine della sua ultima visita, ha sottolineato che la direzione intrapresa è giusta, ma sono necessari ulteriori sforzi per consolidare i risultati raggiunti. In tal senso è proprio il FMI a evidenziare che “l’Accordo di associazione con l’UE offre l’opportunità di integrare ulteriormente l’economia sammarinese in Europa e di attrarre investimenti esteri”. E questa “è anche un’opportunità per rafforzare le istituzioni pubbliche sammarinesi affinchè adottino gli standards europei e approfondiscano le loro relazioni con le controparti dell’UE”. Spetterà dunque alla prossima maggioranza e al prossimo Governo il compito di condurre il Paese verso una fase di stabilizzazione e crescita virtuosa. Lo sguardo dovrà essere rivolto al futuro e alla forte incertezza geopolitica che ci circonda, la quale richiederà uno sforzo congiunto per rafforzare la coesione tra politica e società.
Per questo, ripeto, che la prossima Legislatura per essere concreta dovrà misurarsi soprattutto su tre macro-temi, fondamentali e urgenti:
1) Sviluppo dell’Accordo di associazione. Un deciso rafforzamento del nostro Dipartimento e della missione a Bruxelles, unito ad un percorso legislativo che sviluppi l’economia reale per rilanciare anche il settore delle piccole-medie imprese e sfruttare al massimo le nuove opportunità e gli sbocchi economici che l'Accordo stesso porterà con sé;
2) Una capacità importante di ridisegnare il territorio. Non è più il tempo dei piani regolatori faraonici tipici degli anni Novanta, ma di interventi strategici e settoriali improntati alla sostenibilità ambientale, con tempistiche chiare e certe che possano essere funzionali a una società in continua evoluzione; sostenendo strutture moderne in chiave green ed ecosostenibile che siano risposta alle tante richieste dei nostri giovani, ma anche la valorizzazione delle nostre splendide aree naturali e del cospicuo patrimonio storico-culturale, con la creazione di nuovi spazi pubblici e privati destinati all'arte, alla cultura e allo studio, in grado di attirare investimenti;
3) Una sanità con un modello ben definito. Dare centralità al ruolo del medico di famiglia, potenziando le azioni di prevenzione, gli screening e le convenzioni con strutture limitrofe di eccellenza, per eliminare liste d'attesa folli e sistemi arcaici e discrezionali, ma andando anche a sanare alcuni vulnus professionali di medici e infermieri, in un percorso teso alla valorizzazione del merito e della formazione continua.

Comunicato stampa
Lorenzo Bugli (PDCS)

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