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Lorenzo Bugli (PDCS): Le priorità della 31esima Legislatura

30 giu 2024
Lorenzo Bugli (PDCS): Le priorità della 31esima Legislatura


Ai posti di partenza e via. Sta per iniziare la 31esima Legislatura. Terminati gli adempimenti del caso con la nomina della Giunta permanente delle elezioni e il giuramento di tutti gli eletti in Consiglio Grande e Generale, dovremo iniziare a riflettere su come affrontare nel migliore dei modi la grande sfida che ci aspetta: in che modo portare avanti la prossima legislatura in un momento storico e in un contesto socio-economico tutt'altro che favorevoli. Si sono appena concluse le Elezioni europee che hanno portato alla riconferma di un Governo di stabilità con il PPE, il PSE e i liberali. In questa fase, gli occhi del mondo sono però rivolti alla tenuta della democrazia americana che appare ancora più scricchiolante dopo il recente confronto televisivo tra i due candidati, Biden e Trump; un confronto agguerrito, basato in prevalenza su gossip e chiacchiericcio anziché sui contenuti, che ha lasciato con l'amaro in bocca molti elettori che saranno chiamati alle urne per eleggere il leader della prima potenza mondiale. Questa 31esima Legislatura, nelle sue battute iniziali, è stata caratterizzata da una certa turbolenza legata alle trattative per la spartizione delle deleghe delle Segreterie di Stato. Quella che sta prendendo forma è una maggioranza molto ampia che avrà davanti a sé dei compiti delicati ed importanti. Da un lato realizzare finalmente l'Accordo di associazione con l'Ue richiesto a gran voce, recentemente, anche dall'assemblea dell'ANIS; dall'altro lato dovrà costruire, attraverso riforme istituzionali e una trasformazione della legge elettorale, un sistema nuovo e più maturo, incentrato su una politica scevra da interessi e logiche di botteghe che negli anni ha fatto sì che gli elettori perdessero interesse facendo aumentare l'astensionismo. E' una sfida cruciale: fare in modo che la politica, quella con la P maiuscola, torni ad essere protagonista, centrando - con pragmatismo, serietà e lungimiranza - quegli obiettivi che ritengo non più rinviabili, andando a mettere mano a settori che sono vitali per il futuro del nostro Paese: Sicurezza sociale, Territorio e Accordo di Associazione. Il mio auspicio, dunque, è quello di una Legislatura in grado di far prevalere il "Noi" rispetto "all'IO", con una capacità reale e tangibile di focalizzarsi sui programmi e sui progetti da realizzare e non esclusivamente sulle poltrone. Che questo nuovo approccio non sia solamente un banale slogan da sventolare alla bisogna, ma un impegno risoluto per dare alla nostra Repubblica una prospettiva e un orizzonte di sviluppo, crescita e stabilità. Se non saremo in grado di dare spazio a questa esigenza, facendo prevalere gli interessi della comunità rispetto a quelli personali, correremo il rischio di tornare indietro di vent'anni, a quella politica di basso cabotaggio che tanto era invisa alle grandi figure che tanto hanno fatto per il bene di San Marino, come Clara Boscaglia. La forza di una Democrazia si misura anche dalla maturità della classe politica che deve guidarla e indirizzarla. E' un insegnamento che dovremo imparare a tenere bene a mente, da qui ai prossimi cinque anni che saranno determinati e strategici per il rilancio della nostra Repubblica e per le future generazioni. Siamo chiamati ad un grande compito: la politica tutta - e con essa i diversi attori sociali, associazioni datoriali e organizzazioni sindacali - dovrà dimostrare di essere all'altezza, unendosi non soltanto per governare ma per costruire, in maniera sinergica, condivisa e unitaria, un Paese nuovo, che guardi all'Europa con serietà e senza più il peso di quei retaggi meschini che rischierebbero di paralizzare e ostacolare ogni ipotesi di sviluppo. Sicurezza sociale, Territorio, Accordo di Associazione: su questi punti cardine dovremo lavorare, in un'ottica più ampia, costruttiva e liberale, determinata e intransigente nel mettere al centro il bene comune.

Comunicato stampa
Lorenzo Bugli (PDCS)





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