Lunedì Commissione Finanze: in audizione i vertici di Bcsm
In tale ambito verrà svolta una audizione del vertice di BCSM al fine di promuovere un aggiornamento sulla situazione del settore bancario, con particolare riferimento alle vicende riguardanti ASSET BANCA e CASSA DI RISPARMIO.
Alla luce della rilevanza di questi temi e delle legittime sensibilità politiche emerse pubblicamente con plurime prese di posizione, si è ritenuto utile, opportuno e doveroso, organizzare uno specifico momento di confronto istituzionale, con l’obiettivo di fornire a tutte le rappresentanze consiliari adeguati elementi conoscitivi rispetto ad un contesto che indubbiamente presenta elementi di assoluta delicatezza e complessità e che impone l’innalzamento del livello del dialogo con le parti politiche, imprenditoriali e sindacali.
Il Governo, infatti, è pienamente consapevole della difficile situazione in cui si trova il Paese in termini economici, finanziari e sociali. E’ una situazione carica di problemi molto consistenti che il Governo sta cercando di affrontare senza avere la pretesa di avere a propria disposizione ricette miracolose e con la convinzione che non esistono soluzioni facili e immediate.
Il Governo si fa carico delle proprie responsabilità e – pur essendo evidente a tutti la gravità e la grandezza dei problemi ereditati che hanno una genesi ben più remota nel tempo rispetto all’insediamento dell’attuale esecutivo – non si trincera dietro al più classico esempio della politica dello “scaricabarile”.
Nel settore bancario e più in generale a livello sistemico, è in atto una profonda azione riformatrice che punta a far diventare San Marino un Paese moderno, efficiente, competitivo e pienamente integrato con la Comunità Internazionale.
Sarà un percorso lungo e impegnativo, che talvolta porterà a dover affrontare passaggi pieni di ostacoli e complicazioni, ma è l’unica strada possibile per garantire alla comunità sammarinese una prospettiva seria e realistica fondata su un modello di sviluppo orientato alla sostenibilità, all’equità e all’internazionalizzazione.
In tale ottica il Governo rafforzerà ulteriormente il dialogo e il confronto con tutte le organizzazioni – politiche, datoriali e sociali – disponibili a condividere la responsabilità di progettare il futuro del Paese.