Martina Conti - Exercises for a polluted mind
Come scrive l'artista “Con questa ricerca vorrei indagare il rapporto tra artista/cittadino e la dimensione politica. L’intervento che vorrei proporre si pone lo scopo di invitare la classe politica ad essere coinvolta personalmente e fisicamente in un progetto artistico e quindi ad aprirsi ad una nuova dinamica di coinvolgimento pubblico. Il mio focus operativo ed artistico, lo strumento con cui lavoro, è il corpo. Il progetto si pone l’obbiettivo di condividere una pratica artistica basata sull’ascolto del corpo perché possa diventare anche un fare politico, laddove lavorare sul corpo è un atto politico.
Si richiede quindi ai membri del Consiglio Grande e Generale di aprire la propria collettività ad un nuovo fare il cui punto di partenza è l’esplorazione somatica e percettiva”.
Oltre alla presenza in Biennale, all'interno del Padiglione San Marino, il progetto verrà presentato presso la Galleria Nazionale San Marino e presso il Museo MA*GA di Gallarate, nell'estate 2019. In occasione del progetto Postmedia Books pubblicherà una monografia dedicata all'artista.
Martina Conti (1984) dedica la propria ricerca alle relazioni tra corpo e spazio in una prospettiva sia fisica che simbolica. Ha studiato a Londra danza contemporanea presso Trinity Laban e successivamente performance a Central Saint Martins. Tra le istituzioni che hanno esposto il suo lavoro si ricordano il Museo di Villa Croce, Genova; Viafarini, Milano; Spike Island, Bristol; XIV Biennale de Mediterraneo, Skopje, WEYA, Nottingham, 2012.