Matrimonio gay, Federico Podeschi: "America dice SI, San Marino NO"

Matrimonio gay, Federico Podeschi: "America dice SI, San Marino NO".
Arriva altro passo per far notare la differenza tra San Marino ed i paesi più avanzati nel campo dei diritti umani.

Venerdì 26 giugno è la data storica in cui la corte suprema degli Stati Uniti ha stabilito che i matrimoni tra persone dello stesso sesso devono essere possibili in tutti gli stati. Una data che sarà ricordata per sempre per i riconoscimento del diritto umano alla famiglia anche per le coppie LGBT (gay, lesbiche, bisessuali e transgender).

Federico Podeschi, cittadino sammarinese sposato con il cittadino gallese Darren Williams dal 29 marzo 2014, esprime la sua soddisfazione: "Questo è un momento fenomenale per quanto riguarda la lotta per le pari opportunità nel civile e nel sociale delle persone gay americane. Ora non esiste più alcun nascondiglio legale per discriminare contro il diritto di amare un'altra persona dello stesso sesso."

Podeschi continua: "Ancora più importante è il fatto che la corte ha votato a favore del matrimonio, non di un altro tipo di sistema o terminologia."

Anche il presidente Barack Obama, in un messaggio su Twitter, ha definito la sentenza della corte suprema “un grande passo nella marcia verso l’uguaglianza”.

Nel frattempo a San Marino nulla di fatto. Non solo l'attuale Governo si era dato il proposito di attuare dei cambiamenti in seguito all'Istanza d'Arengo presentata da Podeschi e respinta lo scorso settembre, ma si continua a beffare dei cittadini ancora discriminati dinanzi al mondo intero.

Infatti, lo scorso maggio ILGA Europe, un'associazione internazionale che monitora e si batte per il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT, ha pubblicato la Rainbow List (ovvero la lista arcobaleno) dei paesi europei a riguardo il riconoscimento di tali diritti.

Su 49 stati europei San Marino è classificato al 41* posto, in testa solo a Belarus, Macedonia, Turchia, Monaco, Ucraina, Armenia, Russia, e Azerbaijan.

I consorti Podeschi e Williams, a cui sono stati anche stati affidati due bambini permanentemente, hanno presentato lo scorso Aprile la domanda di trascrizione del loro matrimonio presso l'Ufficio di Stato Civile - un processo per richiedere il riconoscimento del loro nucleo familiare in Repubblica.

Podeschi dice: "Stiamo ancora aspettando una risposta dal personale competente, anche se ci aspettiamo già un'ulteriore discriminazione perché a San Marino la legge ed il Governo ancora non dà nessun valore o riconoscimento ai diritti umani delle persone LGBT.

Sarebbe ora di coinvolgere ed utilizzare qualche strumento internazionale per catapultare l'antica Repubblica al giorno d'oggi e smuoversi da questa torbida negatività avvolta attorno coloro che credono di essere degni di condizionare la vita ed i diritti altrui."

Comunicato stampa

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