Medici con l'Africa Cuamm a sostegno dei percorsi a San Patrignano in periodo Covid
Finanziato dal Governo degli Stati Uniti attraverso il progetto “Italian Response to Covd-19”, l’equipaggiamento assicura lo svolgimento online di molti servizi della comunità anche durante la pandemia
Fare comunità ai tempi del Covid 19 per San Patrignano è più facile grazie a Medici con l’Africa Cuamm. L’organizzazione non governativa sanitaria italiana ha infatti permesso alla Comunità San Patrignano di installare una nuova rete Wi-Fi nel suo centro medico e di dar vita a otto postazioni video. Tali apparecchiature, già in uso, sono usate per favorire i contatti degli ospiti della comunità con i loro famigliari, terapisti e medici assicurando la continuità delle cure anche durante la pandemia. Le strumentazioni sono finanziate dal governo americano attraverso l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e sono decisive in questo periodo per migliorare la qualità della vita e del lavoro all’interno della comunità, prestando particolare attenzione ai pazienti sieropositivi ricoverati nel centro medico. San Patrignano ospita circa mille persone per percorsi di riabilitazione e un centro medico per persone in trattamento per HIV e AIDS. Durante il primo lockdown, tra marzo e maggio 2020, la comunità, limitando il più possibile i contatti con l’esterno, era riuscita ad essere risparmiata dal Covid-19. Si era vista però costretta a rinviare gli ingressi di nuovi ospiti, ad annullare le visite dei parenti e a diminuire le terapie psicologiche che richiedevano la presenza di professionisti esterni alla comunità. Con le nuove postazioni per video conferenze, queste attività sono svolte online, così come il centro medico può garantire visite di controllo e consulenze per i pazienti ricoverati, sperimentando tecniche di telemedicina. Oltre a questo gli studenti presenti in comunità hanno avuto modo di avere accesso in maniera ancora più comoda alla didattica online. Questa mattina il progetto ha avuto il suo momento di inaugurazione in comunità alla presenza di Mimma Spinelli, sindaca di Coriano, Alessandro Rodino Dal Pozzo e Antonio Boschini, rispettivamente presidente e direttore terapeutico della Comunità San Patrignano, insieme a Veronica Censi e Andrea Iannetti di Medici con l’Africa Cuamm.
Alessandro Rodino Dal Pozzo, presidente San Patrignano. «Si tratta di un progetto per noi fondamentale. Il Covid ci aveva costretto a rivedere i nostri interventi e l’assenza di contatti con l’esterno poteva essere un peso insostenibile per i nostri ragazzi. In un primo momento avevamo iniziato a sostituire gli incontri fisici con delle semplici telefonate sia dei ragazzi ai parenti che per gli interventi medici. Poi abbiamo capito che riuscire a vedere i propri cari e interloquire in video con gli psicoterapeuti era decisamente più efficace. In questo il sostegno di Medici con l’Africa Cuamm è stato decisivo. Non a caso ad oggi, nei primi due mesi di utilizzo, dicembre e gennaio, abbiamo già registrato 238 colloqui dei ragazzi con i parenti,148 consulenze in telemedicina, 99 colloqui d’ingresso e 73 colloqui di supporto psicologico».
Veronica Censi, project manager di Medici con l’Africa Cuamm, ha dichiarato: «Oggi riusciamo a supportare San Patrignano grazie al progetto “Italian Response to Covid-19” (IRC19), che mira a creare comunità e strutture sanitarie più resilienti e a formare gli operatori sanitari in diverse parti d’Italia. Abbiamo visto quest’anno come l’esperienza accumulata in molti anni di lavoro nelle epidemie in Africa possa essere utile anche in Italia, vicino alle persone più fragili e esposte ai rischi del virus. Portiamo il nostro aiuto alla Comunità San Patrignano grazie al governo americano, che sta supportando diverse iniziative in Italia, per ridurre l’impatto del Covid-19». USAID, che finanzia IRC19, è la più importante organizzazione per lo sviluppo del governo degli Stati Uniti e opera in più di 100 stati nel mondo.
c.s. San Patrignano
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