Medicina in Romagna: approvata la richiesta di nuovi docenti
Dall'a.a. 2020/21 si amplia l'offerta per i futuri medici con i corsi di Medicina e Chirurgia a Forlì e a Ravenna. Il CDA dell'Alma Mater oggi ha deliberato l'attivazione della prima tornata dei posti finanziati dall’esterno nell’ambito del progetto “Roma
I posti da professori che verranno banditi sono 120: 93 tra associati e ordinari per i corsi di laurea del Campus di Bologna e di tutti i Campus della Romagna; 4 (3 da associati e 1 da ordinario) per i nuovi corsi di laurea in Medicina e Chirurgia che verranno attivati a Forlì e Ravenna, e 3 infine come responsabili e vincitori di progetti competitivi europei che saranno chiamati dall’Università di Bologna nel ruolo di prima fascia - ERC. Per quanto riguarda questi ultimi, si conferma l'attrattività anche internazionale dell'Alma Mater, con un reclutamento dalla Francia nel settore della geologia, dal Regno Unito nel settore della statistica, e da un altro Ateneo italiano nella fisica. Nel ruolo di Professori associati sono altri 20 i posti che l’Ateneo metterà a bando nella primavera, e che derivano dal Piano straordinario ministeriale per il reclutamento di Professori associati. Altri 34 posti sono stati deliberati per il reclutamento di Ricercatori a tempo determinato, di tipo a e b; 6 di questi posti costituiscono il contingente utile all’attivazione dei corsi di Medicina in Romagna. Nuove possibilità assunzionali sono attese inoltre per il ruolo di ricercatori di tipo b per tutti i Campus dell’Ateneo da un nuovo piano straordinario ministeriale, che tuttavia non è ancora stato reso noto. 10 figure da tecnico di laboratorio sono infine state deliberate dal Consiglio d’Amministrazione: si tratta di figure che andranno a operare presso i Dipartimenti e ricopriranno ruoli tecnici fondamentali anche per lo sviluppo delle varie linee di ricerca. “Si tratta di un risultato molto importante. - afferma il Rettore Francesco Ubertini - Malgrado l’emergenza che stiamo vivendo, i Dipartimenti sono riusciti tutti a portare a termine la fase di programmazione per il nuovo reclutamento, e anche i nostri uffici dell’Amministrazione hanno fatto un importante lavoro di coordinamento che ci consentirà di non bloccare lo sviluppo della nostra comunità professionale. Quand’anche questa fase di emergenza dovesse prolungarsi, abbiamo gli strumenti tecnologici per provvedere ai nuovi bandi e proseguire, in modalità da remoto, le procedure concorsuali che sono per noi fondamentali”.