MEETING d’apertura anno sociale LIONS CLUB SAN MARINO UNDISTICTED

MEETING d’apertura anno sociale LIONS CLUB SAN MARINO UNDISTICTED.
Lo scorso martedì 29 settembre u.s. si è tenuto il meeting d’apertura dell’anno sociale 2015-2016. Relatore ufficiale della serata è stato il lion Umbero Giorgio Trevi, con una relazione dal titolo: “Rafforziamo il nostro orgoglio Lions e vinceremo la sfida del Centenario”.
In apertura di serata, Il Presidente del Lions Club San Marino UNDISTRICTED Alberto Bonini, assistito dal Cerimoniere Augusto Gatti, ha provveduto ad accogliere nel Service Club, con la rituale formula del giuramento al Codice dell’etica lionistica, il nuovo socio Katia Policardi che ha chiesto il trasferimento dal Lions Club Rovereto De Pero al Lion Club San Marino, per motivi di lavoro. Quindi il Presidente ha consegnato gli attestati e pin del 100% di presenze alle riunioni dello scorso anno sociale ai soci: Alessandro Barulli, Alberto Bonini (pin consegnata dal lion Trevi), Carlo Canini, Augusto Gatti, Rosolino Martelli e Conrad Mularoni.
Poi, espletate queste funzioni cerimoniali, è stato presentato l’oratore della serata. Umberto Giorgio Trevi è un imprenditore, un economista e un tecnologo. Presidente, Vice Presidente, Amministratore Delegato in aziende proprie, controllate o partecipate in settori diversificati (dai prodotti speciali per l’industria e le costruzioni, alla telematica avanzata, dai grandi impianti ed eventi sportivi internazionali, alle strategie d’impresa). In ambito lionistico è stato socio fondatore del Lions Calub Forlì Valle del Bidente. In trentotto anni di costante attività lionistica, ha ricoperto pressoché tutti gli incarichi del percorso che portano un Lion da Presidente di Club a Governatore Distrettuale (2003-2004). Inoltre, è stato insignito come “Melvin Jones Fellow”, massima onorificenza del Lions Clubs International. Attualmente è Officer Multidistrettuale, membro del Comitato Nazionale per il Centenario e coordinatore di questo evento per il Distretto 108 A. Proprio, in quest’ ultima veste di coordinatore per il Centenario è stato invitato come oratore a San Marino. Infatti, nel 2017 ricorre l’anniversario del Centenario di Fondazione dell’Associazione Internazionale dei Lions Clubs, fondata da Melvin Jones a Cichago nel 1917.
Il Presidente, introducendo l’oratore, ha evidenziato come l’appartenere alla grande famiglia dei Lions sia oltre che un onore, un privilegio. Trevi ha esordito affermando che il tema del Centenario è un progetto strategico per il futuro stesso dell’Associazione Lions, è indispensabile, infatti, fare un salto sia qualitativo, che quantitativo. La marcia di avvicinamento al Centenario è iniziata, ma la partenza non è prematura in quanto questo importante traguardo va affrontato gradualmente, passo dopo passo. Il Presidente Internazionale John Preston ha coniato, per l’occasione, il motto: “Rafforziamo il nostro orgoglio di essere Lions”. Talvolta siamo “obbligati” ad aderire a questi motti in maniera distaccata, ma il motto ideato da Preston è una vera e propria esortazione anche se è difficile rendersi immediatamente partecipi alle situazioni richiamate. Dobbiamo compiere uno sforzo per capirne il reale significato. Se dobbiamo rafforzare qualcosa, significa che abbiamo e sentiamo la necessità di questo intervento. Le implicazioni etico-morali del Lions portano a rafforzare l’orgoglio di essere lions, l’orgoglio non ha valore se non è abbinato a qualcosa che ne giustifichi l’origine. L’orgoglio di essere lions è proprio quello dei valori etico-morali: “dove c’è bisogno lì c’è un lions”. Quest’ultimo motto è più compensibile ma, a volte, non si coglie la vera profondità, è necessario prevenire i bisogni. Non dobbiamo aspettare che accadano le calamità per intervenire. Quel bisogno del prossimo nasconde una complessità, c’è il richiamo ad una sensibilità che non è solo la necessità di intervenire economicamente, ma ci deve essere anche la presenza fisica “in trincea” dei lions. Rispettando il motto del nostro Fondatore “we serve” (“noi serviamo”), dobbiamo essere di più con la gente, lavorare insieme a loro significa anche lavorare per noi stessi. Noi lions abbiamo una storia stupenda, un Codice Etico che non ha nessun altro, per cui dobbiamo essere responsabili del nostro agire, a distanza di ormai cento anni i concetti espressi dal Codice dell’Etica Lionistica sono ancora più che validi. Dobbiamo celebrare il Centenario per quello che facciamo non deve essere un momento auto-celebrativo, ha continuato Trevi, probabilmente vi è da parte nostra un difetto di comunicazione all’esterno, è presente una problematica di rapporti, non contano i retaggi, non conta il censo, i tempi degli impedimenti trasversali sono finiti. Dobbiamo mettere da parte “lo sport della auto-lamentazione” per nascondere gli insuccessi o certe realtà. Veniamo spesso accusati di un certo sbandamento, è vero non possiamo “bluffare”, d’altra parte anche noi siamo inseriti nella società in cui viviamo, siamo vittime di un pensiero debole che è quello edonistico che ci toglie “sprint” e intelligenza e ci porta a preferire una vita comoda. Non dobbiamo più delegare gli altri, ma dobbiamo intervenire anche per verificare l’efficacia della nostra azione ex-post. Dobbiamo smetterla di cercare colpe o colpevoli il tempo, invece, va speso per risolvere i problemi. I risultati delle nostre azioni vanno misurati, siamo tenuti a mettere in evidenza i risultati. Occorre misurare la nostra capacità del fare: quante persone abbiamo aiutato? Dobbiamo produrre un risultato di eccellenza anche con una rendicontazione corretta. Non sono in crisi i nostri principi, è in crisi la nostra autostima, il nostro “prodotto” deve tornare ad essere attrattivo creando momenti di condivisione e rinnovamento, soprattutto per attirare i giovani. Molte volte le nostre riunioni, ha affermato ancora Trevi, sono “palestre culturali” che, però, aumentano la distanza con la gente. Non dobbiamo dimenticare che la nostra prima mission è il servizio, vogliamo creare qualcosa insieme alla gente e magari sentirci dire grazie. Siamo l’organizzazione più diffusa, ma anche la più efficace, infatti, il giornale Financial Times ci ha giudicato, già da diversi anni, la prima Associazione di Servizio al mondo per i risultati ottenuti nelle varie campagne internazionali intraprese e portate a termine. Il Lions ha lanciato la sfida del Centenario, ha concluso Trevi, definendo le azioni, gli obiettivi e i tempi in cui raggiungerli per dare un contributo serio alla società civile negli ambiti individuati: i giovani, la fame, la vista e l’ambiente.
A conclusione della bella serata conviviale, il Presidente Bonini ha donato il guidoncino del Lions Club San Marino agli ospiti: Umberto Trevi, Claudio Villa, Presidente del Lions Club Riccione e Giuseppe Della Balda in rappresentanza del gemellato Lions Club Bologna Irnerio.

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