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Mercato del lavoro, una riforma da respingere

Mercato del lavoro, una riforma da respingere.

È un Segretario di Stato arroccato sulle sue posizioni sul mercato del lavoro quello che ha incontrato questa mattina la CSdL. Il Segretario Lonfernini ha ribadito che il confronto dovrà procedere solo sulle sue proposte, che ha rilanciato nonostante le forti contestazioni del sindacato fin dalla prima presentazione. In sostanza, in primo luogo si vuole estendere il lavoro occasionale a tutti i settori economici e produttivi, mentre questo serve esclusivamente a dare risposte alle imprese con attività non programmabili, e principalmente il settore turistico e della ristorazione, consentendo di assumere alcune persone in tempi brevi per pochi giorni. La CSdL ritiene inaccettabile l'intenzione di allargare le maglie del lavoro occasionale per far emergere il lavoro irregolare, secondo quanto dichiarato dallo stesso Segretario di Stato. Se il lavoro nero è diffuso, lo è per la precisa volontà di sfruttare i lavoratori in maniera continuativa. In sostanza, si vuole rendere legittimo ciò che finora non lo è. Tutto ciò, peraltro, fa comprendere il perché non si voglia rafforzare e implementare il servizio ispettivo, ridotto nel corso degli anni, e quindi reso sempre meno efficace nel suo compito di emersione e contrasto al lavoro nero e irregolare. Creare un sistema che consente alle imprese di qualunque settore di "assumere" lavoratori per pochi giorni, sottopagandoli e senza diritti, crea una spirale di precarietà diffusa e di abbassamento dei diritti che indebolisce fortemente il principio della stabilità dei rapporti di lavoro, che deve essere una conquista da difendere strenuamente, così come la modalità ordinaria con cui avvengono le assunzioni. Per il Segretario di Stato estendere il lavoro occasionale e dare maggiori opportunità di lavoro ai soci e agli amministratori delle aziende (peraltro già possibile) oltre che ai pensionati, è addirittura una "opportunità straordinaria da non lasciarsi sfuggire". Come si può pensare che questi siano i cardini del rilancio del sistema paese? Riteniamo che siano proprio le imprese meno virtuose quelle che manifestano i maggiori appetiti verso questi nuovi elementi che si vogliono introdurre. Come se non bastasse, la modifica delle norme sul lavoro occasionale viene usata come pretesto per proporre la reintroduzione del lavoro interinale, abrogando il divieto di mediazione e avvalendosi di agenzie di collocamento private. La CSdL ha ribadito con forza di non essere minimamente disponibile a mettere in discussione la funzione pubblica dell’avvio al lavoro; semmai, ciò che va affrontato è come migliorare l’efficacia e l’efficienza dell'azione degli uffici pubblici preposti per rispondere alle esigenze delle imprese in tempi brevi, superando i ritardi negli invii al lavoro e le possibili inefficienze. Contestualmente, occorre mirare all’occupazione delle fasce più deboli dei disoccupati: donne, giovani, ultra cinquantenni e persone disabili, la gran parte dei quali sono altamente scolarizzati. È in particolare su di loro che occorre concentrarsi con politiche attive per il lavoro e imbastendo i necessari percorsi di formazione, e non intervenendo con controriforme inutili e pericolose ove l'attività di collocamento è messa nelle mani di aziende private a fini di lucro, peraltro interessate ad intermediare solo figure di facile collocazione, mentre le persone con maggiori difficoltà rimarrebbero comunque a carico del collocamento pubblico. Rispetto alle proposte sulla revisione delle regole relative alle assunzioni a tempo determinato, la CSdL ha ribadito la sua contrarietà alla ulteriore precarizzazione che viene ipotizzata. Le norme sull’incremento temporaneo di lavoro vengono spesso disattese, perpetuando una modalità che è prevista fino ad un massimo di 18 mesi, intesa con riferimento alla durata del contratto del singolo lavoratore e non all’esigenza dell’impresa. Ne consegue che quasi il 20% dei contratti è a tempo determinato (da ben prima della pandemia), e ciò è la dimostrazione che anche parte del lavoro strutturale viene trattato come se fosse temporaneo. La Confederazione del Lavoro nell'incontro di oggi ha preannunciato che utilizzerà tutte le forme possibili di sensibilizzazione e protesta, anche nei confronti delle istituzioni, compresa la possibilità di predisporre iniziative di mobilitazione dei lavoratori, per fermare questa corsa alla precarizzazione e allo smantellamento dei diritti del lavoro. 20° CONGRESSO CSdL - Come già comunicato pubblicamente, il Direttivo CSdL nella sua riunione di ieri ha indetto il 20° Congresso della Confederazione Sammarinese del Lavoro; la data fissata è giovedì 11 e venerdì 12 novembre 2021, presso il Palace Hotel di Serravalle. Il Direttivo ha dato mandato agli organi esecutivi della Confederazione di predisporre l'iter organizzativo e i diversi adempimenti, tra cui lo slogan congressuale e la preparazione del documento di base per il dibattito nelle assemblee precongressuali.

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