Meris Soldati eletta Segretario Generale SPI CGIL Rimini

Meris Soldati eletta Segretario Generale SPI CGIL Rimini.
Il Comitato Direttivo SPI CGIL della Provincia di Rimini ha eletto questa mattina nuovo Segretario Generale Meris Soldati, già Segretario Generale della Camera del Lavoro Territoriale dal 2002 al 2009 quando venne chiamata a ricoprire il ruolo di assessore Provinciale. Sostituisce Gabriella Dionigi che torna a tempo pieno nella Segreteria regionale SPI CGIL dell’Emilia Romagna.

“Essere alla guida del sindacato pensionati CGIL in questa fase politica, economica e sociale – per Meris Soldati - è una responsabilità molto impegnativa. I pensionati rappresentano infatti quella componente sociale su cui, da quando è iniziata la crisi, i vari governi hanno “fatto cassa” per tentare di uscire dalle emergenze del debito nazionale. Sono la componente sociale che ha ammortizzato gli effetti della crisi occupazionale mettendo a disposizione delle proprie famiglie spesso con figli e nipoti senza lavoro la propria pensione. Sono la componente sociale considerata colpevole perché ha potuto usufruire di diritti (tra l’altro sudati e conquistati in decenni di lotte) che oggi, legge dopo legge, vengono cancellati”. Qualcuno sta alimentando un conflitto tra generazioni, dimenticando che non sono certo i pensionati responsabili dei problemi del paese, e questo è profondamente sbagliato e ingiusto.

Gli iscritti allo SPI CGIL provinciale sono 25.030

Per la gran parte, le pensioni erogate nel nostro territorio, a causa anche dell’evasione contributiva che da sempre costituisce la piaga dell’economia locale in particolare nelle attività legate al turismo e all’edilizia, sono molto basse: 75 mila pensioni INPS erogate, sono al di sotto dei 1.000 euro e l’importo medio delle pensioni, 737,82 euro, è il più basso dell'E.R.

Sui pensionati si è anche abbattuta la Legge Fornero del Governo Monti che ha bloccato la rivalutazione in base al costo della vita per le pensioni superiori a 3 volte il minimo, 1.443 € lordi
Ora la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la norma motivandola con il fatto che sono stati valicati i limiti della ragionevolezza e pregiudicato il potere d'acquisto delle pensioni. Il Governo ha emanato un decreto che prevede una restituzione di quanto sottratto ai pensionati (chi percepiva nel 2012 meno di 1.443 non rientra in questo provvedimento) pertanto dovrebbe essere fatta una restituzione a chi percepiva tra i 1.443 e 2.886 euro lordi Ma la restituzione decisa dal Governo è minima rispetto a quanto sottratto fino ad ora e non garantisce il recupero del potere d'acquisto delle pensioni neppure per il futuro.

“Il danno, dal punto di vista economico, per i pensionati è notevole - spiega Meris Soldati - per questo abbiamo detto che è insufficiente e iniquo quanto previsto dal decreto del Governo e vanno apportati dei correttivi. Stiamo ricevendo moltissime richieste di chiarimenti anche su eventuali ricorsi da fare”. Il 15 giugno c'è stato un primo incontro con il Governo, un prossimo incontro è previsto per il 16 luglio, dove abbiamo illustrato le nostre posizioni sia sul decreto ma anche su altri temi sui quali non ci sono mai state le condizioni per aprire un dialogo a causa della sordità e del rifiuto del Governo di confrontarsi. Temi che partono dalla necessità di intervenire in favore delle pensioni medio-basse. A questo proposito abbiamo presentato, già dallo scorso anno, una piattaforma unitaria che tratta i temi del fisco e della previdenza, per cambiare la legge Fornero, sia per la difesa del potere d'acquisto delle pensioni sia per modificare l'età pensionabile, da lì dobbiamo ripartire e pretendiamo che il Governo ascolti le nostre ragioni, che sono le ragioni di milioni di pensionati di questo Paese.

Chiediamo che il provvedimento sulla restituzione sia reso più equo e per questo abbiamo avviato a livello nazionale una campagna di mobilitazione, stiamo facendo iniziative e incontri anche a livello territoriale, decideremo successivamente, dopo la conversione del decreto e se il confronto con il governo non dovesse produrre i risultati attesi quale posizione tenere, sia sul versante politico e della mobilitazione, sia in merito a eventuali ricorsi da fare, ricorsi che al momento e fino a quando non c'è la conversione in legge del decreto sono inutili.
Il Governo, così come quelli precedenti continua a fare cassa con le pensioni, mentre non si affrontano i temi dei grandi privilegi, dell'evasione fiscale, della tassazione delle grandi ricchezze, della crescita economica e della buona occupazione.”

A livello locale, una delle attività di maggior impegno per il Sindacato dei Pensionati è la contrattazione territoriale sociale. Il nuovo Segretario fa il punto sugli incontri con le Amministrazioni Locali

“Dopo la presentazione delle piattaforme nel dicembre scorso, siamo nel pieno dei confronti, aperti con diversi Comuni sui Bilanci di previsione. Sono stati sottoscritti accordi o verbali con Santarcangelo, Poggio Torriana, siamo in procinto di chiudere con l'Unione della Valmarecchia e con il Comune di Cattolica e Coriano; diversi sono poi i tavoli ancora aperti con altri Comuni.
Altri Comuni dove si sono già svolti e chiusi incontri sono Rimini, Riccione, Bellaria.
La scadenza per l'approvazione dei Bilanci è il 31 luglio, registriamo grosse difficoltà da parte delle Amministrazioni Comunali a chiudere i Bilanci di previsione a causa dei tagli imposti dal Governo, tagli che si sommano a quelli degli anni precedenti e che rischiano di vedere un aumento della tassazione locale o una riduzione dei servizi, mentre, al contrario, abbiamo bisogno di manovre locali improntate all'insegna dell'equità, sostegno alle fasce più deboli della popolazione e interventi per lo sviluppo locale attraverso gli investimenti.”

Comunicato stampa CGIL Rimini

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