Micologica: NO alla devastazione di Cà Montanaro.
Così dopo il “polo della moda” che consumerà 50.000 mq di terreno a “parco urbano” si aggiungeranno altri 40.000 mq di area destinata a “servizi per lo sport – Golf” a Cà Montanaro da destinare al futuro Parco Scientifico Tecnologico (PST). In mezzo a tutto questo c’è stata la “compensazione” che secondo il Segretario Mularoni, veniva incontro alle richieste del ricorso del “Comitato No al polo del lusso” sugli aspetti di tutela ambientale e paesaggistica. Lo avrebbe capito anche un bambino che era una colossale presa in giro in quanto il PST, se non si fosse fatto a Faetano, si sarebbe dovuto trasferire in un'altra area del territorio così come sta avvenendo con questa ennesima Variante di PRG.
La zona paesaggistica di Cà Montanaro, sarà irrimediabilmente deturpata con questo progetto anche se i segretari (Mularoni e Arzilli) dichiarano che saranno realizzate delle costruzioni gradevoli in armonia con le pendenze del terreno. Bisognerebbe spiegarlo alla campagna e al paesaggio come fanno il cemento, l’asfalto e il traffico ad essere gradevoli e in armonia con loro! Anche nella costruzione del Polo del lusso si parlava di “costruzioni con altezze contenute che determineranno un contesto piacevole”, poi si è arrivati con un indice in altezza di 18 metri e una superficie di progetto calpestabile di 50.000 mq.
Ancora una volta si va avanti alla giornata, senza una minima programmazione e progettazione urbanistica e non si va verso uno sviluppo economico del territorio che tenga in considerazione il risparmio dell’ormai esiguo suolo rimasto, dopo decenni di cementificazione e speculazioni con operazioni in odore di malavita e il troppo costruito che, attraverso una corretta pianificazione, potrebbe essere trasformato attraverso ristrutturazioni e anche demolizioni e ricostruzioni. Si va in una sola direzione, costruire e sacrificare altro territorio vergine, come se l’edificato in questi ultimi anni avesse migliorato la nostra qualità di vita e il benessere dei cittadini. Non c’è un’inversione di tendenza che porti in primo piano la salvaguardia del poco territorio rimasto e si lavori sulla trasformazione dell’esistente costruito troppo e male.
Possibile che nessuno si ricordi la battaglia dei cittadini nel 2001, in cui la Micologica era in prima fila, contro il tentativo di cementificare i campi verdi di Cà Montanaro con l’operazione 200 lotti; la più grande cementificazione di Stato mai tentata a San Marino?
Vogliamo ricordare al segretario Mularoni che è anche segretario all’Ambiente e all’Agricoltura, non solo al Territorio da cementificare. Visto che in questi anni si è distinta poco o niente per la salvaguardia del nostro ambiente Le chiediamo cortesemente di lasciare la delega a qualche altro Segretario così potrà dedicarsi alacremente all’edificazione dei Poli privati e dei Parchi, non più verdi ma grigi.
Il Direttivo dell’Associazione Micologica Sammarinese