Muccioli (FUPI-CSdL): "Trasporti pubblici, è ora di tornare ai servizi offerti dallo Stato"
Già due anni orsono abbiamo chiesto pubblicamente di mettere mano a quanto accade nel settore; a fronte dei tanti quattrini versati alle compagnie private, queste esigono dagli studenti per il trasporto fuori territorio, in aggiunta alla liquidazione statale, un abbonamento (peraltro anche caruccio), realizzando in questo modo un doppio profitto. Per contro lo Stato si trova di fronte ad un duplice costo poiché oltre a liquidare la ditta del caso per il servizio reso, rimborsa (lo fa tuttora) anche gli studenti del costo sostenuto. Dunque doppio incasso per qualcuno, e doppia spesa per qualcun altro (i contribuenti).
Recentemente invece abbiamo denunciato pubblicamente come per effettuare il servizio di navetta turistica ci si affidi a ditte private anche quando c'è disponibilità dei nostri autisti (il problema è parzialmente rientrato grazie ad un tempestivo intervento del Segretario per il Turismo).
Che ci sia una volontà di smembrare sempre più la PA e i suoi servizi, ormai se ne sono resi conto pure i sassi; la cittadinanza inizia a non credere più al mantra “privato è meglio” (anche a causa di quanto accade fuori dai confini), e lo fa alla luce dei fatti che cominciano a venire a galla, nonostante qualcuno cerchi di nasconderli.
La nostra speranza è che si voglia realmente razionalizzare i costi rendendo un servizio di qualità, ma perché ciò non rimanga solo uno slogan vuoto, è necessario prendere decisioni finalizzate a gestire al meglio la risorse pubbliche.
Per fare ciò bisogna partire dall'analisi dei costi effettivi che devono essere resi realmente pubblici con la massima trasparenza. Fino ad oggi non è stato così; infatti nonostante una serie di nostre richieste, gli unici dati in nostro possesso sono quelli della spending review del 2013, secondo i quali a fronte di 2.850.000 euro previsti, Stato ed Azienda dei Trasporti hanno liquidato 4.427.000 euro.
Degli anni precedenti e successivi non sappiamo nulla; se oggi si vuole realmente affrontare questo tema chiediamo di partire dai dati e di capire quale sia esattamente l'entità delle liquidazioni a favore di aziende private.
Se la differenza tra le due cifre prima riportate, che ammonta ad oltre 1.500.000 euro, rappresentasse il costo delle esternalizzazioni per anno, ci troveremmo di fronte all’evidenza di dovere invertire la politica dei trasporti in questo paese, tornando a privilegiare il servizio pubblico (oltre che meno costoso anche con più garanzie di sicurezza) anziché esternalizzare.
Alessio Muccioli
Segretario FUPI-CSdL