Sarà ospitata e visitabile gratuitamente presso gli spazi della Pinacoteca San Francesco, dal 19 marzo al 4 settembre. “Napoleone, la Repubblica, le Repubbliche (1797-1805) – I rapporti tra San Marino, Bonaparte e le Repubbliche sorelle” è la mostra evento che ripercorre il passaggio napoleonico in Italia e le relazioni intrattenute da Bonaparte con la Repubblica di San Marino.
Promossa dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura e dalla Segreteria di Stato per il Turismo insieme agli Istituti Culturali, inaugurerà alle ore 14.30 di venerdì 18 marzo, alla presenza degli Ecc.mi Capitani Reggenti. “La prima di una serie di grandi mostre con cui la Repubblica di San Marino si presenterà al pubblico questa primavera – ha detto il Segretario Belluzzi in apertura della conferenza stampa di oggi -. Dopo due anni di emergenza sanitaria e di privazioni, è tempo di ridare spazio alla cultura. Noi siamo pronti. La mostra di Napoleone è un’iniziativa frutto di un percorso di ricerca partito in pieno periodo emergenziale. Si è trattato di un lavoro di studio, ricerca e approfondimento fatto presso l’Archivio di Stato per proporre iniziative culturali da mettere a disposizione del Paese. Parlare di Napoleone a San Marino è importante per ricordarci la profondità storica del nostro Paese. Abbiamo un tesoro di documenti che attestano l’identità sammarinese, che hanno un valore che prova le radici del nostro Paese, che provano un percorso storico che ci riguarda. Non posso quindi che ringraziare tutti i curatori e promotori”.
La mostra celebra il duecentesimo anniversario della morte di Napoleone Bonaparte e può fregiarsi di essere stata inserita nel programma di appuntamenti del Comitato per il Bicentenario Napoleonico Italiano (1821-2021), presieduto dal Prof. Luigi Mascilli Migliorini, illustre storico ed esperto del periodo napoleonico. Proprio il maggior esperto di studi napoleonici italiani onorerà la Repubblica di San Marino di una sua lectio magistralis, dedicati ai ragazzi delle scuole superiori, che si terrà sabato 19 marzo alle ore 10 presso il Teatro Titano.
“Narriamo con questa mostra un periodo storico che ha determinato l’indipendenza di cui San Marino può fregiarsi ancora oggi - – ha dichiarato il Direttore degli Istituti Culturali, Paolo Rondelli –. Rendiamo così giustizia a quella visita di Napoleone che non c’è mai stata, lo facciamo 200 anni dopo con un’esposizione che si compone di oggetti molto preziosi. Napoleone, Antonio Onofri, Antonio Canova: la mostra è l’itinerario ideale che collega queste tre figure andando a ricostruire i rapporti tra Repubblica di San Marino e Repubblica Francese. È una mostra molto interessante non solo per la realtà sammarinese; è un’ennesima testimonianza del valore che l’Archivio di Stato contiene, un valore di risorse, di documenti attraverso il cui studio San Marino si può posizionare su alti valori culturali”.
“La mostra si inserisce in una più ampia programmazione e che ha tra gli altri lo scopo di attrarre turisti in periodi diversi da quello estivo – ha specificato il Direttore di Dipartimento Turismo e Cultura Filippo Francini - per approfondire aspetti storici che ci riguardano. Ha un interesse di valore inestimabile, merita di essere visitata e non solo dai cittadini sammarinesi”.
L’esposizione, curata dall’Archivio di Stato, riunisce una selezione di documenti, opere d’arte, materiale librario, armi antiche, valori filatelici e numismatici riflettenti l’enorme importanza che gli avvenimenti storici dell’età napoleonica ebbero per la piccola Repubblica di San Marino. Vari approfondimenti ne arricchiranno l’esposizione, da quello riservato alla figura di Antonio Onofri a una panoramica sul patrimonio medaglistico e monetario dell’epoca, fino a un inedito excursus sulle origini della nostra bandiera ed a un focus dedicato ad Antonio Canova, di cui Napoleone fu uno dei principali committenti.
Tra la fine del ‘700 e gli inizi dell’800, l’assetto politico della penisola italiana era stato drasticamente modificato dall’arrivo dell’esercito francese guidato dal giovane Generale. Su tutto il territorio erano nate Repubbliche animate dai nuovi ideali provenienti da oltralpe. La Repubblica di San Marino, che fino a quel momento aveva avuto come interlocutore primario lo Stato della Chiesa, a partire dal 1797 si trovò nelle condizioni di dover dialogare con queste nuove entità politiche: la Repubblica Cisalpina (poi Repubblica Italiana) a nord, la Repubblica Romana a sud. Di fondamentale importanza si rivelò l’operato del politico e diplomatico sammarinese Antonio Onofri, improntato a quella necessaria prudenza che ha guidato tutta la politica estera sammarinese nei travagliati decenni che hanno preceduto la stabilizzazione degli assetti politici nella prima fase dell’Unità d’Italia. Antonio Onofri resta, ad oggi, l’unico Sammarinese fregiato del titolo di “Padre della Patria”.
Il percorso espositivo prenderà quindi le mosse da una prima sezione dedicata agli eventi storici del periodo 1797-1805, fin dai primi contatti tra San Marino e i Francesi, per giungere infine alla stipula di importanti Trattati con le nuove Repubbliche.
“Ringrazio il Centro Sammarinese di Studi Storici dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino – ha dichiarato Rosa Gobbi, funzionario dell’Archivio di Stato - e il Comitato per il Bicentenario Napoleonico Italiano presieduto dal Professor Luigi Mascilli Migliorini che sabato 19 marzo terrà al Teatro Titano una conferenza riservata alle scuole secondarie superiori. L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook ufficiale della mostra. Grazie anche alle due Segreterie di Stato, Cultura e Turismo, che ci hanno sostenuto nell’organizzazione di questo grande evento”.
Cs - Segreteria di Stato Istruzione e Cultura