Si è svolto questo pomeriggio l’incontro tra i rappresentanti di Segreteria di Stato per la Sanità - nella persona del Segretario Roberto Ciavatta, Direzione Generale dell’Istituto per la Sicurezza Sociale, Centro Farmaceutico, Medicina Fiscale, Gruppo di Lavoro e Coordinamento Servizi Disabilità, Attiva-mente e Associazioni Disabili, per fare chiarezza sulle agitazioni degli ultimi giorni sull’utilizzo di un nomenclatore per la fornitura di presidi medico sanitari alle persone non autosufficienti. Negli anni, in alcuni casi, c’è stata una deriva che ha portato a distribuire a queste categorie fragili quantità superiori alle dosi giornaliere raccomandate. Per dare il migliore supporto all’utilizzatore, si sta lavorando con il massimo impegno alla creazione di un modello in cui tutto venga integrato e dichiarato prima dell’inizio della distribuzione, un modello uguale per tutti pur nel rispetto delle esigenze dei singoli; si stanno adottando soluzioni - tutte condivise con la Direzione Sanitaria e in linea con le raccomandazioni degli specialisti – in un’ottica di razionalizzazione dei presidi da erogare, di appropriatezza delle prescrizioni e di tutela della salute, non di riduzione della spesa. L’interesse primario degli specialisti è di evitare errori e garantire maggiore tutela delle persone non autosufficienti che utilizzano i dispositivi. Per rispondere alle difficoltà delle famiglie dei disabili, dando seguito alla Legge del 2018, è stata inoltre prevista l’istituzione a breve di uno sportello denominato ‘Spazio Disabilità’ con un Operatore dell’Accoglienza dedicato cui ci si potrà rivolgere per ricevere informazioni e chiarire dubbi. Lo sportello sarà collocato al piano terra della Casa Rossa di Borgo Maggiore per fare da trait d’union tra istituzioni e utenti, per aprire un canale di dialogo per la risoluzione dei problemi. Roberto Ciavatta (Segretario di Stato alla Sanità): ‘Non vi è stata nessuna richiesta da parte della Segreteria alla Sanità di tagliare i costi dell’ISS sulle categorie fragili. Si tratta di aggiornamenti di presidi che risalgono alla normativa del 1996 per andare incontro a principi di appropriatezza. C’è si quindi una rivisitazione, che prevede anche l’introduzione di nuovi prodotti e dispositivi - per cui è sufficiente una quantità inferiore per ottenere la stessa efficacia, che vanno a integrarsi a quelli esistenti nel contrasto del disturbo e della difficoltà. Chi versa in condizioni di necessità ha diritto a ricevere tutti i presidi che servono’.
Nessun taglio ai costi per la fornitura di presidi medico sanitari alle persone non autosufficienti, ma razionalizzazione dei presidi e appropriatezza della prescrizioni
23 apr 2021
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