L’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili da tanti anni è in prima linea a sostegno della trasparenza, collaborando con le istituzioni e le varie vigilanze sammarinesi per raggiungere quelle promozioni internazionali, che poi sono state da poco raggiunte. Non solo ma si fa anche promotore di modifiche legislative per rendere più giuste ed efficaci le norme del nostro ordinamento.
L’Ordine si adopera costantemente per la legalità e lo sviluppo del Paese e del suo sistema economico e pertanto non intende assolutamente coprire i comportamenti illegali e contrari alla deontologia professionale e soprattutto non ha interesse a difendere chi non è difendibile.
L’Ordine non può quindi accettare mistificazioni e strumentalizzazioni mediatiche in generale, che magari prendono spunto da dichiarazioni e informazioni contenute in dei fascicoli penali, che dopo un abile copiaeincolla diventano di fatto una teoria accusatoria generica contro tutta la categoria, i cui componenti sarebbero tutti indistintamente rei di comportamenti illeciti o presunti tali.
Il Consiglio dell’Ordine rivolge pertanto un formale invito ai professionisti dei media al senso di responsabilità, affinchè i diritti di cronaca e di informazione non diventino diffamazione o criminalizzazione di una categoria di professionisti, anch’essi cittadini ed operatori economici di questo Paese.
E’ evidente che criminalizzare una categoria significa aizzare i cittadini allo scontro sociale e questo è molto pericoloso ed ingiusto.
Certamente questo gioco al massacro non fa del bene a nessuno, tantomeno alla giustizia, che invece, siamo certi, farà la sua strada, verificando cioè la legittimità dei comportamenti dei professionisti eventualmente coinvolti dalle dichiarazioni degli imputati.
L’Ordine rifiuta ogni sentenza già scritta e confida da sempre nell’operato della giustizia, cui sola spetta individuare e punire tutti i comportamenti illeciti, da chiunque commessi.
Comunque sia, quindi, il Consiglio dell’Ordine intende fare appello alla coesione sociale e all’unità fra tutti i cittadini in questo grave momento di difficoltà e profonda crisi del Paese intero.
Un Paese che è riuscito da poco ad uscire, con grandi sacrifici e gravi danni, dalle sabbie mobili delle black-list e dalla stretta mortale dell’embargo economico; un Paese che ha imboccato con decisione la strada della trasparenza e che sta facendo profonda pulizia col passato; un Paese dove è cambiato il mondo e che ha invece bisogno di risollevarsi al più presto dalla prostrazione in cui si trova.
Un Paese che non ha poi certo bisogno dell’attenzione di certe trasmissioni televisive italiane, notoriamente scandalistiche, che fanno un centrifugato di luoghi comuni e vecchie notizie, condite di presunti scoop e “si dice”: una televisione molto vicino alla spazzatura, ma che con la sua equivoca demagogia piace a certe fasce di spettatori e purtroppo fa opinione; e alla quale non va responsabilmente fornita la sponda, se si vuole un po’ di bene a questo Paese.
Comunicato stampa
Il Consiglio dell’Ordine
dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
L’Ordine si adopera costantemente per la legalità e lo sviluppo del Paese e del suo sistema economico e pertanto non intende assolutamente coprire i comportamenti illegali e contrari alla deontologia professionale e soprattutto non ha interesse a difendere chi non è difendibile.
L’Ordine non può quindi accettare mistificazioni e strumentalizzazioni mediatiche in generale, che magari prendono spunto da dichiarazioni e informazioni contenute in dei fascicoli penali, che dopo un abile copiaeincolla diventano di fatto una teoria accusatoria generica contro tutta la categoria, i cui componenti sarebbero tutti indistintamente rei di comportamenti illeciti o presunti tali.
Il Consiglio dell’Ordine rivolge pertanto un formale invito ai professionisti dei media al senso di responsabilità, affinchè i diritti di cronaca e di informazione non diventino diffamazione o criminalizzazione di una categoria di professionisti, anch’essi cittadini ed operatori economici di questo Paese.
E’ evidente che criminalizzare una categoria significa aizzare i cittadini allo scontro sociale e questo è molto pericoloso ed ingiusto.
Certamente questo gioco al massacro non fa del bene a nessuno, tantomeno alla giustizia, che invece, siamo certi, farà la sua strada, verificando cioè la legittimità dei comportamenti dei professionisti eventualmente coinvolti dalle dichiarazioni degli imputati.
L’Ordine rifiuta ogni sentenza già scritta e confida da sempre nell’operato della giustizia, cui sola spetta individuare e punire tutti i comportamenti illeciti, da chiunque commessi.
Comunque sia, quindi, il Consiglio dell’Ordine intende fare appello alla coesione sociale e all’unità fra tutti i cittadini in questo grave momento di difficoltà e profonda crisi del Paese intero.
Un Paese che è riuscito da poco ad uscire, con grandi sacrifici e gravi danni, dalle sabbie mobili delle black-list e dalla stretta mortale dell’embargo economico; un Paese che ha imboccato con decisione la strada della trasparenza e che sta facendo profonda pulizia col passato; un Paese dove è cambiato il mondo e che ha invece bisogno di risollevarsi al più presto dalla prostrazione in cui si trova.
Un Paese che non ha poi certo bisogno dell’attenzione di certe trasmissioni televisive italiane, notoriamente scandalistiche, che fanno un centrifugato di luoghi comuni e vecchie notizie, condite di presunti scoop e “si dice”: una televisione molto vicino alla spazzatura, ma che con la sua equivoca demagogia piace a certe fasce di spettatori e purtroppo fa opinione; e alla quale non va responsabilmente fornita la sponda, se si vuole un po’ di bene a questo Paese.
Comunicato stampa
Il Consiglio dell’Ordine
dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
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