Il Parco scientifico e tecnologico è uno dei progetti di sviluppo per il nostro paese sul quale sarebbe meglio che la maggioranza si confrontasse ad un tavolo di lavoro, piuttosto che sulla stampa. Ma dal momento che sono state prese posizioni pubbliche sui terreni individuati per l'ubicazione del Pst, vogliamo anche Noi Sammarinesi dire la nostra, partendo da una ricostruzione dei fatti.
La prima area individuata, già da alcuni anni, per la creazione del Parco scientifico e tecnologico San Marino-Italia, era nella zona di Ca' Chiavello, l'area industriale di Faetano. Qualche settimana con una una decisione dell'ultimo momento, la segreteria al Territorio toglie quei terreni al Pst per farli diventare a destinazione parco, come compensazione dell'area di Rovereta interessata dalla variante Prg per la costruzione del Polo del lusso. Il tutto con la rassicurazione di trovare immediatamente una soluzione alternativa per una nuova sede del Pst: la prima individuata era nell'area di Lesignano, soluzione non condivisa però da parte di alcuni esponenti della Maggioranza. Come seconda ipotesi è stata quindi prospettata dalla Segreteria al Territorio quella di Ca' Montanaro: immediata la levata di scudi sui social network (fra l'altro comprensibile, vista la bellezza dell'area) fino al comunicato stampa del Psd che, con una presa di posizione pubblica, senza avere mai avanzato riserve nei tavoli politici, nè in Commissione Finanze, pone il veto alla creazione del Parco in quei terreni.
La sensazione è che si voglia sacrificare il progetto del Pst per il Polo del lusso: per il primo, che non prevede speculazioni immobiliari e che sarà costituito da strutture ecocompatibili e che si inseriscono nel territorio con impatti ambientali bassissimi, non sono certo state trovate soluzioni (di fronte alle quali il Segretario di Stato Arzilli ha sempre manifestato ampia disponibilità) così in fretta come per il secondo. Il Parco scientifico e tecnologico, dopo anni di dichiarazioni, sta ora diventando realtà: lo dimostra la vivace e promettente realtà dell'incubatore d'impresa, che conta già 15 start up e che ogni giorno riscontra l'interesse di aspiranti imprenditori. La road map tracciata qualche giorno fa dal segretario Arzilli e dai tecnici nel corso del dibattito in Commissione finanze è chiara: entro la fine dell'anno la definizione del quadro normativo e nel 2016 la posa della prima pietra.
Il Parco scientifico e tecnologico non è il progetto di un Segretario di Stato o di un partito, è un progetto del Paese e per il Paese. Peccato che ciò non sia stato compreso!
Chiediamo agli alleati di maggioranza, a questo punto, di dire chiaramente se vogliono andare avanti con la realizzazione del PST, altrimenti tutte le rassicurazioni e il sostegno dati fino ad oggi sanno tanto di presa in giro. Dimostrino con i fatti di trovare in tempi brevissimi con il Segretario di Stato Marco Arzilli e con Noi Sammarinesi una nuova sede del Pst.
In caso contrario Noi Sammarinesi si riterrà libero di ogni azione politica.
Noi Sammarinesi
La prima area individuata, già da alcuni anni, per la creazione del Parco scientifico e tecnologico San Marino-Italia, era nella zona di Ca' Chiavello, l'area industriale di Faetano. Qualche settimana con una una decisione dell'ultimo momento, la segreteria al Territorio toglie quei terreni al Pst per farli diventare a destinazione parco, come compensazione dell'area di Rovereta interessata dalla variante Prg per la costruzione del Polo del lusso. Il tutto con la rassicurazione di trovare immediatamente una soluzione alternativa per una nuova sede del Pst: la prima individuata era nell'area di Lesignano, soluzione non condivisa però da parte di alcuni esponenti della Maggioranza. Come seconda ipotesi è stata quindi prospettata dalla Segreteria al Territorio quella di Ca' Montanaro: immediata la levata di scudi sui social network (fra l'altro comprensibile, vista la bellezza dell'area) fino al comunicato stampa del Psd che, con una presa di posizione pubblica, senza avere mai avanzato riserve nei tavoli politici, nè in Commissione Finanze, pone il veto alla creazione del Parco in quei terreni.
La sensazione è che si voglia sacrificare il progetto del Pst per il Polo del lusso: per il primo, che non prevede speculazioni immobiliari e che sarà costituito da strutture ecocompatibili e che si inseriscono nel territorio con impatti ambientali bassissimi, non sono certo state trovate soluzioni (di fronte alle quali il Segretario di Stato Arzilli ha sempre manifestato ampia disponibilità) così in fretta come per il secondo. Il Parco scientifico e tecnologico, dopo anni di dichiarazioni, sta ora diventando realtà: lo dimostra la vivace e promettente realtà dell'incubatore d'impresa, che conta già 15 start up e che ogni giorno riscontra l'interesse di aspiranti imprenditori. La road map tracciata qualche giorno fa dal segretario Arzilli e dai tecnici nel corso del dibattito in Commissione finanze è chiara: entro la fine dell'anno la definizione del quadro normativo e nel 2016 la posa della prima pietra.
Il Parco scientifico e tecnologico non è il progetto di un Segretario di Stato o di un partito, è un progetto del Paese e per il Paese. Peccato che ciò non sia stato compreso!
Chiediamo agli alleati di maggioranza, a questo punto, di dire chiaramente se vogliono andare avanti con la realizzazione del PST, altrimenti tutte le rassicurazioni e il sostegno dati fino ad oggi sanno tanto di presa in giro. Dimostrino con i fatti di trovare in tempi brevissimi con il Segretario di Stato Marco Arzilli e con Noi Sammarinesi una nuova sede del Pst.
In caso contrario Noi Sammarinesi si riterrà libero di ogni azione politica.
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