Novafeltria 'apparecchia' la due giorni dello street food ripieno

Novafeltria 'apparecchia' la due giorni dello street food ripieno.
Il testo è già pronto, così come pure le decine di volontari pronti a cuocere e servire il cibo “nazionale” romagnolo in piazza Vittorio Emanuele. Magari per gustarlo nei giardini antistanti il Palazzo Comunale, ai piedi della scalinata di Santa Marina o lungo il Corso.
Tutto è pronto, insomma, per la saporita “due giorni” dedicata al “cascione”, una tradizione che non teme né l’incedere del tempo né le mode gastronomiche.
La “Sagra del Cascione e delle Erbe spontanee” è la gustosa manifestazione che porta in tavola – sabato 13 e domenica 14 maggio, ingresso libero – il buon gusto nella cornice di una vera e propria articolata e suggestiva festa popolare.
Sapori inaspettati, passeggiata botanica, conferenze, mercatini, musica e balli nel “condito” e variegato programma della Sagra.
“Quella del Cascione vuole diventare la sagra tradizionale di Novafeltria. – spiega la natura dell’evento il sindaco Stefano Zanchini – Una manifestazione gastronomica del genere, che fa leva su cibi e tradizioni di lunga data, mancava in Valmarecchia, e per sua natura è in grado di richiamare pubblico per due giorni. La collaborazione di tante forze, pubbliche e private, è un indice che la strada percorsa è quella giusta”.
Organizzata da Comune di Novafeltria e Pro Loco, la “Sagra” gode della collaborazione di Consulta dei giovani, Acli, Fondazione Valmarecchia.
“Novafeltria deve far leva sulle proprie tradizioni e sulle proprie caratteristiche. Gastronomia, attenzione alla natura e al paesaggio sono tra quelle più importanti” assicura l’assessore alla Cultura e al Turismo Elena Vannoni.

Chi non ricorda la Nina e la Maria che tutti i lunedì friggevano i cascioni in piazza V. Emanuele e il profumo attirava bambini, nonni e genitori?
In Valmarecchia, lo street food romagnolo si connota infatti per una gustosa caratteristica: quella del suo accoppiamento con erbe spontanee di campagna raccolte con passione sul territorio tanto da diventare uno dei “ripieni” più accattivanti del cascione stesso.
Oltre ai cascioni, anche nella gustosa variante fritta, saranno disponibili frittate, asparagi selvatici, acacia, fiori di sambuco, salvia fritta.
La “Sagra” si svolge tra piazza Vittorio Emanuele, i giardini pubblici dietro al Palazzo Municipale a Santa Marina (che ospiterà i produttori di cesti di vimini).
L’inaugurazione è prevista alle 16 di sabato 13 maggio. Alle 17 su il sipario sugli stand gastronomici nella Tensostruttura di piazza V. Emanuele.
Le conferenze (ore 17 e ore 18) sulle piante officinali della Valmarecchia e i loro usi benefici e quotidiani, e sui cereali e il loro valore nutrizionale, lasciano il testimone alle 20.30 alla musica con l’Orchestra Spettacolo del Maestro Ivano Pescari. Domenica passeggiata per trovare e riconoscere le erbe spontanee (in marcia alle 9). Mara Valentini che alle 11 spiega come cucinare con i fiori e le foglie della Valmarecchia. La compagnia romagnola di ballerini “Il bello del ballo” si esibisce alle 17. Alle 18 lo spettacolo teatrale “Out” della Compagnia UnterWasser per bambini e adulti al Teatro Sociale messo in campo da L’Arboreto. Durante la manifestazione saranno presenti i laboratori didattici per bambini, mostre di erbe spontanee e il mercatino dei prodotti a Km Zero del territorio (dall’enogastronomia ai fiori e alle piante etc).
Due le esposizioni: una mostra fotografica sui fiori e le piante, e la mostra a Palazzo Mattei delle opere del noto pittore Antonio Saliola e del suo “Quasi orto” di Petrella Guidi.
Buon cibo, cultura, spettacoli, natura e tradizioni popolari sono un mix accattivante per vivere questo primaverile fine settimana nel capoluogo dell’alta Valmarecchia.

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