OaSì – Insieme per le valli APS: "Regione e Provincia hanno deciso di distruggere quell’equilibrio per permettere a cani e cacciatori di braccare i cinghiali"
Come dice il vicesindaco di Poggio Torriana, “anni fa i lupi rimanevano confinati nella parte boschiva più alta, ad esempio presso Montebello”. Fino a tre anni fa nell’Oasi di Torriana Montebello vivevano in equilibrio tante specie di animali protetti, assieme ai lupi e ai cinghiali, poi la Regione e la Provincia hanno deciso di distruggere quell’equilibrio per permettere ai cani di braccare i cinghiali in modo da poterne ucciderne a fucilate alcuni con la conseguenza di farne scappare tanti altri nel territorio circostante. Come ci ricorda anche ISPRA queste sono azioni da non fare! I cinghiali braccati fuggono dai boschi dove non darebbero fastidio a nessuno e dietro a loro, ovviamente, vanno i loro naturali predatori: i lupi. E oggi ci si lamenta per gli avvistamenti dei lupi in zone abitate dall’uomo. Sono tre anni che come Comitato chiediamo anche alla Regione, alla Provincia e al Comune di Poggio Torriana di ripristinare i vecchi confini dell’Oasi di Torriana Montebello e di ricercare assieme un equilibrio più avanzato per la convivenza fra gli uomini e la natura, sulla base di dati scientifici, applicando politiche di governo del territorio che mirino al rispetto delle specie. Abbiamo chiesto un cambio di passo, ma abbiamo raccolto solo parole! E anche adesso la musica è sempre la stessa. Si vuol far diventare il lupo, come si è fatto prima per i cinghiali, con le volpi e i caprioli, un problema di “ordine pubblico”, spingendo sulla paura delle persone e la soluzione sarà la stessa che abbiamo già visto: si chiamerà caccia di selezione e, pagando il dovuto corrispettivo, si potrà sparare alla preda più ambita: il lupo. Ricordiamo che il lupo è oggetto di tutela a livello internazionale e nazionale quale “Specie di fauna rigorosamente protette” – Convenzione di Berna, Direttiva Habitat, Convenzione di Washington e L. 157/92 e che numerosi studi autorevoli, nazionali e internazionali, indicano che il lupo non sia pericoloso per l’uomo e che sia un notevole regolatore delle popolazioni soprattutto di cinghiale, preziosissimo in questo momento con il rischio di peste suina visto che a causa della sua natura di predatore, elimina gli animali malati e morti. La risposta a questi problemi sta dunque nella cultura di cui le amministrazioni dovrebbero essere promotrici; sta nell'insegnare alle persone come coesistere con questi predatori sul territorio; sta nel prendere scelte gestionali corrette e scientificamente provate con il supporto di validi esperti invece che con i proclami allarmistici. È ora di smettere di governare senza le necessarie conoscenze scientifiche, di incutere paure che non esistono, di distruggere bellezza e salute. Ci rivolgiamo a tutti i decisori politici, alle associazioni economiche, ambientali, ma anche ai singoli cittadini. La straordinaria biodiversità di questo territorio è un patrimonio di tutti da tutelare e una risorsa per i cittadini e per l’economia turistica oltre che per la nostra salute. Sediamoci attorno a un tavolo, ascoltiamo la gente e per una volta proviamo a trovare una soluzione seria, coerente, di civiltà fra le parole e i fatti.
c.s. OaSì – Insieme per le valli APS
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