Osla: licitazione privata per affidamento urgente del Servizio Prevenzione e Protezione dell’ISS a consulenti esterni
L’ultima opportunità è rappresentata dal bando di gara d’appalto che l’ISS ha aperto giovedì u.s. ad alcune aziende italiane e sammarinesi, chiamate a concorrere con la modalità della licitazione privata, allo scopo di affidare a società di consulenza esterna non solo l’incarico di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) a persona fisica (risorsa della società di consulenza), ma l’intero Servizio, con tanto di Addetto al Servizio Prevenzione e Protezione (ASPP). I non addetti ai lavori potrebbero chiedersi che cosa ci sia di tanto minaccioso per la nostra sovranità.
La minaccia è duplice:
1. il Servizio di Prevenzione e Protezione (obbligatorio per Legge 31/98 in tutte le aziende, senza distinzione di natura) e tutto quello che esso concerne, ovvero tutte le attività che sono da svolgere all’interno degli illimitati confini dell’ISS (che non comprende solo l’Ospedale, ma anche tutte le proprie sedi distaccate: farmacie, residenza anziani, servizio minori, ambulatori, ecc.) per garantire la salute e la sicurezza di tutti coloro che operano alle dipendenze dell’ISS, in collaborazione con l’ISS nelle proprie strutture e anche per garantire la sicurezza degli utenti stessi di queste strutture, è così ampio che il valore economico che lo Stato di San Marino dovrà sborsare per appaltarlo all’esterno sarà elevatissimo, stimabile in centinaia di migliaia di euro. Soldi pubblici che sarebbe molto meglio spendere per costruire tale Servizio in scienza e coscienza con personale preparato interno.
2. La gestione del Servizio di Prevenzione e Protezione consentirà al vincitore della gara di gestire un enorme potere di orientamento ed indirizzo per l’acquisto della manutenzione delle strutture, degli impianti di ogni tipo, dei Dispositivi di Protezione Individuale, ecc.
Lo scandalo si amplifica se ci si accorge che la partecipazione alla gara è aperta solo a quei concorrenti in grado di mettere a disposizione risorse umane (almeno 2) con titoli di formazione obbligatori per legge in Italia per espletare tale incarico e non obbligatori a San Marino, con la reale conseguenza che i concorrenti sammarinesi interessati a partecipare sono esclusi dalla gara sin dalla partenza. Così il fiume di danaro che uscirà andrà a rimpinguare un’economia che non è quella sammarinese, uscendo dai nostri confini, all’interno dei quali ci definiamo sovrani.