Osla. Turismo: senza programmazione e condivisione, nessun rilancio
Il Turismo è il petrolio di San Marino, ma serve organizzazione, professionalità e condivisione di intenti per “estrarlo”
Il dibattito sull’organizzazione del settore turistico a San Marino ormai non fa più notizia. Tanti infatti sono stati i comunicati, le polemiche e le prese di posizione, anche di OSLA, che nel corso del tempo sono finiti sulla stampa. Questo non deve stupire, il turismo per il Titano è come il petrolio per il Medio Oriente: un’enorme ricchezza naturale che può garantire benessere per tutto il Paese. ma proprio come accade per i beni del sottosuolo, per trasformare un giacimento in ricchezza concreta occorre organizzazione, professionalità e condivisione. Ed è ciò che OSLA chiede con forza. Serve un deciso cambio di metodo nella gestione e nel management delle politiche turistiche e promozionali, dove le Associazioni vengano coinvolte in tutte le fasi decisionali e non, come oggi, utilizzate solo per legittimare scelte già prese. Serve una migliore programmazione degli eventi, tempistiche che permettano di lavorare con professionalità e definire un metodo per l’assegnazione dei contributi ai grandi eventi, specialmente a quelli pubblico-privati. È proprio su questo punto che qualcosa in questi ultimi tempi non sta andando come dovrebbe: per evitare le polemiche emerse lo scorso anno, avevamo chiesto più trasparenza per l’assegnazione dei grandi eventi e un tempo congruo per l’organizzazione. Invece, per gli eventi estivi ci si è trovati sotto data a dover accettare scelte prese dall’Ufficio e dalla Segreteria, mentre per il Natale delle Meraviglie esce solamente il 15 luglio, ameno di 5 mesi dall’evento, una richiesta di manifestazione di interesse, con requisiti estremamente stringenti. Non condividiamo la scelta dei codici ATECO accettati, che esclude numerose tipologie di impresa, così come la decisione di estromettere le ATI o i Consorzi, tagliando fuori un gran numero di attività e associazioni che avrebbero potuto collaborare per proporre un evento. Anche la scelta di aver già ricevuto commesse è molto discutibile, perché all’interno di un’azienda che non ha mai ricevuto direttamente incarichi del genere, ci potrebbero essere professionalità ed esperienze che hanno trattati eventi simili. Questo a nostro avviso non è il metodo adeguato di lavorare e queste scelte dovrebbero essere concordate prima con le Associazioni di Categoria. Lo avevamo richiesto esplicitamente lo scorso anno, ma purtroppo, nonostante le rassicurazioni, non siamo stati ascoltati. Anche lo sviluppo del Piano Strategico per il Turismo, partito con innumerevoli tavoli di lavoro, si è improvvisamente fermato e non abbiamo più notizie riguardo al continuo delle Commissioni, specialmente le più strategiche e sullo sviluppo dei prodotti tematici, dove erano emerse alcune differenti visioni tra Ufficio Turismo e Associazioni in merito ai metodi di organizzazione. Purtroppo, costatiamo che le decisioni fondamentali e le scelte strategiche sul Turismo continuano ad essere fatte in totale autonomia dall’Ufficio e Segreteria Turismo, esautorando le Associazioni e Organismi, come la Consulta per il Turismo, che a norma di Legge dovrebbero definire tutte le proposte di politiche turistiche sia in ambito promozionale che infrastrutturale e urbanistico. Bisogna tornare a collaborare per dare vita a iniziative, eventi, esperienze ed emozioni per attirare i visitatori. Importantissimo in questo senso è avere almeno un importante attrattore; si parla da tempo di puntare su turismo culturale e del benessere e siamo d’accordo, ma devono essere fissati e concordati i tempi e l’iter procedurale per la realizzazione di questi progetti. Inoltre, nell’ambito della sinergia pubblico-privato, è indispensabile creare una struttura che gestisca, organizzi e coordini a livello manageriale le attività di promozione, marketing territoriale, eventi, ecc… esternalizzando a questa struttura alcune funzioni dell’Ufficio Turismo. OSLA è pronta a collaborare e a mettere in campo le proprie esperienze e quelle dei suoi associati per rilanciare il Turismo, ma non ci sembra ci sia la volontà di condividere scelte, decisioni e strategie da parte degli organismi che gestiscono il Turismo. Ed è un peccato perché continuando con queste modalità, il petrolio continuerà a rimanere nelle profondità del sottosuolo.