Pane fresco, Unas: “Titano pioniere per sua tutela”
Il parlamento italiano è infatti pronto ad avviare all'iter normativo quello che è già stato definito il “testo unico del pane”, una proposta di legge che, in primis, vieterà la denominazione di prodotto fresco per il pane congelato, prodotto su base industriale.
Un provvedimento che sul Titano esiste già da due anni, ovvero da quando, nel 2013, UNAS, Unione Nazionale degli Artigiani Sammarinesi, ha sollevato il problema di salvaguardare il pane artigianale, prodotto dagli otto forni presenti sul territorio, dalla concorrenza sleale delle pagnotte “frontaliere”, fabbricate oltre confine, su scala industriale, per poi essere cotte e vendute nei supermercati del Titano, senza dare al consumatore alcuna informazione sulla loro natura e provenienza.
Da allora però le cose sono cambiate: con il decreto delegato n.110 del 7 agosto 2013 “Norme in materia di lavorazione e di commercio del pane e dei prodotti di pasticceria surgelata e/o precotta”, il congresso di Stato ha accolto le richieste di UNAS, introducendo l'obbligo di evidenziare diversamente il pane “parzialmente cotto”, ovvero quello di derivazione industriale, e le relative sanzioni in caso di mancata segnalazione.
Dall’evidenziazione sarebbe corretto passare alla etichettatura, perché per quanto evidenziato in fase di acquisto non sempre è così percepibile. Ma il cambio culturale è iniziato.
Grazie quindi all'attenzione e all'impegno dell'associazione di categoria verso le istanze dei propri associati, “il gap normativo che tutela i fornai e i consumatori sammarinesi è stato colmato molto prima che oltre confine”, commenta soddisfatta il Presidente di UNAS, Loretta Menicucci. “Oggi l'Italia 'ci copia'- sottolinea infine- un provvedimento di cui San Marino è stato pioniere per la tutela del suo prodotto artigianale”.