Paride Andreoli: "Quando si dimenticano gli errori del passato... e si invoca il cambiamento. Un trapassato guardando al futuro"

Paride Andreoli: "Quando si dimenticano gli errori del passato... e si invoca il cambiamento. Un trapassato guardando al futuro".

Venerdì scorso sono stato presente alla “Festa dell’Amicizia” a Serravalle, organizzato dal Partito Democratico Cristiano Sammarinese e ho assistito al dibattito dal titolo “Qual è lo stato di salute del nostro sistema democratico”? Nella serata si sono confrontati sette autorevoli esponenti dei vari partiti presenti nello scacchiere politico sammarinese, i quali si sono veramente sbizzarriti su diversi ed interessanti argomenti e temi della vita politica dei partiti e dei cittadini sammarinesi. Uno dei argomenti più gettonati ed al centro dell’attenzione è stata la partecipazione attiva della popolazione, i cui oratori hanno sottolineato la distanza esistente fra la politica(i) ed il Paese reale. Mi permetto di prendere come spunto principale due attori della serata. Chi, come il Consigliere Renzi esponente di Repubblica Futura, il quale ha sottolineato l’esigenza di continuare il confronto sulle riforme istituzionali ed ha fugacemente toccato il tema della legge elettorale, la quale ha avvalorato la necessità di una revisione. Sulla stessa direzione di marcia il Capo Gruppo di Libera/PS Morganti, il quale ha proposto di rivedere totalmente la legge elettorale, definendola “schizofrenica” ed ha auspicato un ritorno al proporzionale puro, rigettando di seguito l’idea di istituire il premierato. Un dibattito sicuramente avvincente e stimolante, il quale ha certamente raccolto l’attenzione dei presenti, compresa la mia. Desidero, però, fare un passo indietro, al maggio 2007 anno di legiferazione della legge elettorale, per ricordare ai due principali attori, (per le loro proposte) e personalmente ne ero testimone allora nella mia veste di Segretario di Stato, partecipando alle tante riunioni con grande contrarietà a quel cambiamento legislativo, che sia il P.S.D, (Morganti ne era Presidente) che Alleanza Popolare e Sinistra Unita, sono stati gli artefici di questa legge, la quale doveva dare governabilità, stabilità, durata e continuità. Per onore di verità devo sottolineare che il Consigliere Renzi ha iniziato la sua attività politica nel 2009 ed ha fatto ingresso in Consiglio Grande e Generale nel 2012. Ciò comunque non lo esenta dalla responsabilità delle scelte del passato, in quanto il suo partito dal 2008 al 2019, faceva parte della maggioranza di Governo e Lui stesso ha rivestito il ruolo di Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Dunque, Renzi non ha mai pensato che la legge elettorale dopo molteplici anni non fosse quella giusta e doveva essere modificata e/o integrata? Inutile rimarcare il risultato ed il fallimento di tale normativa che ha visto dal 2008 ad oggi continue elezioni anticipate e repentini cambiamenti nella politica dei partiti. Detto ciò, il Capo Gruppo Morganti, oggi di Libera/PS, che ha occupato la poltrona da Congressista (2012/2016) poteva tranquillamente proporre le modifiche che oggi a torto reclama. Scusi Capo Gruppo, ma non la vedo nella veste di difensore della legge elettorale, in quanto ho una buona memoria del suo operato e di coloro che facevano parte al tempo del P.S.D., che su insistenze, per non dire altro, dell’allora Alleanza Popolare, portavate a compimento il misfatto elettorale. A quanto pare anche le ultime modifiche non hanno valso a nulla, considerato che appaiano sicuramente non adeguate ed utili ed in particolare viste le lamentale da parte della politica, intesa come partiti. Comunque, al di là che a volte il silenzio è d’oro, il richiamo, indipendentemente da che pulpito viene, trova in me, per quel che conta e posso fare, un valido sostenitore del cambiamento dell’attuale legge elettorale. Nello stesso modo auguro un proficuo lavoro all’imminente Commissione per la Riforma Istituzionale ed aggiungo l’auspicio che la stessa e/o la maggioranza non porti sul nostro territorio e nella nostra legislazione atti, che sanno di fotocopia, e che pare siano inseriti nella bozza di “Decreto Delegato”-Riorganizzazione dello staff politico-, con riferimento al “Capo di Gabinetto”. Chiudo sottolineando che in politica la linearità delle idee, delle proposte e dell’azione debbano essere la base del proprio operato politico e della persona stessa e non mutare i propri intendimenti o propositi in base alle esigenze del momento.

C.s. Paride Andreoli

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