Parte la nuova stagione al Cinema Tiberio con il film “La gabbia dorata”
Al centro dell’opera prima di Diego Quemada-Díez c’è il concetto di frontiera. Intesa come limite e separazione, linea immaginaria che separa i ricchi dai poveri, terre economicamente sviluppate da altre ferme sotto il giogo di una grande arretratezza. Un confine da aggirare, navigando su corsi d’acqua, strisciando in angusti cunicoli, camminando sulle rotaie di una ferrovia che dovrebbe portare al progresso, ad una realtà migliore, almeno sulla carta. Il viaggio dei tre giovani guatemaltechi Juan, Sara e Chauk verso l’agognata meta degli Stati Uniti è quello di tutti i migranti, di uomini alla ricerca di un luogo solo concettualmente distante in cui giocarsi la possibilità di essere diversi da quello che la geografia ha scelto per loro alla nascita.
Lo spagnolo Diego Quemada-Diez vive da molto tempo nel continente americano. Il suo primo lavoro nell’industria cinematografica risale al 1995, quando è assistente al direttore della fotografia di Terra e libertà di Ken Loach. Un anno dopo, emigra negli Usa per filmare Le cose che non ti ho mai detto, il secondo lungometraggio di Isabel Coixet, prodotto da Luis Miñarro. Negli Stati Uniti continua la sua carriera come operatore alla macchina in 21 grammi – Il peso dell’anima di Alejandro González Iñárritu, collaborazione che gli apre le porte e gli permette di iniziare a lavorare al fianco di registi del calibro di Fernando Meireles (The Constant Gardener – La cospirazione), Tony Scott, Cesar Charlone, Oliver Stone e Spike Lee.
Per informazioni: Cinema Tiberio tel. 328/2571483
Programma completo su www.cinematiberio.it,