Pdcs: Fmi, non si fanno passi avanti nascondendo responsabilità ed errori
Il Fondo Monetario ha invece evidenziato quanto le scelte che si riferiscono direttamente all’operato di quest’ultimo anno, del Governo attuale e dalla stessa maggioranza di Adesso.sm, abbiano portato il Paese “fuori strada”.
Il dato sulla crescita economica è la conferma di quanto sosteniamo da tempo.
Nel 2016, appena usciti dalle varie black list, con un Governo a guida DC, la crescita era del 2%, mentre oggi, in controtendenza a quanto avviene nel continente europeo il Fondo Monetario, per il 2017, prevede un calo di 0,5 punti percentuali, dato che andrà a peggiorare nel 2018, scendendo all’1%.
La principale causa è data dalle incertezze create dal Governo nel settore bancario, dove sono stati esasperati gli accantonamenti dei crediti non performanti, trasformandoli poi in debito pubblico, senza avere individuato soluzioni sostenibili per il Paese.
Il PDCS apprende pertanto con favore la decisione del Governo di cambiare strategia sulla trasformazione del Credito d’Imposta delle banche in Titoli del Debito pubblico, assurdità più volte ribadita nello scorso anno dal nostro Partito, confermata, adesso, anche dalla Relazione del FMI.
Non si può inoltre non sottolineare l’implicita censura data dal FMI al Governo su Cassa di Risparmio, quando raccomandano di affrontare le perdite nell’immediato criticando di fatto alcune scelte ed in particolare la spalmatura del debito su 25 anni e indica il rischio di un’ulteriore perdita di fiducia nel sistema, anche quale ostacolo alla possibile concessione di credito all’economica sammarinese.
La relazione non risparmia critiche anche ai continui cambiamenti nei vertici di Banca Centrale che hanno provocato ritardi nell’AQR, vanificando tutto ciò che era stato fatto anche in passato.
Anche sulla gestione degli NPL viene sottolineata la necessità di una strategia comune efficace. Ma ci domandiamo? Come è possibile conciliare l’OdG che prevede la gestione pubblica degli NPL, votato alla unanimità in Consiglio Grande e Generale, con il recente Bando pubblico per la vendita dei crediti Delta?
Sconfessando inoltre anche gli annunci fatti dalla Segreteria di Stato all’Industria il mese scorso, il FMI sottolinea la “decelerazione della crescita di occupazione”, occupazione che, al contrario, aveva segnato una crescita percentuale nel 2016 e nella prima metà del 2017, a seguito degli interventi messi in atto gli scorsi anni.
La responsabilità di questo peggioramento è pertanto di chi ha guidato in questo ultimo anno le politiche economico-finanziarie, imponendole contro ogni ragione tecnica e politica.
Questo, con l’amara conseguenza che, tutti noi cittadini, stiamo perdendo risorse, capacità economiche e, soprattutto, quella credibilità che era stata raggiunta nella scorsa legislatura.
La Democrazia Cristiana, sottolineando con profondo realismo tutti gli aspetti critici della situazione attuale, contrariamente a quanto fatto dalla Maggioranza che, in mancanza di alibi, continua semplicemente a scaricare le colpe sul passato – censurando tra l’altro che i 2/3 dell’attuale Coalizione di Maggioranza erano anche in quel Governo – riafferma la propria disponibilità al confronto; un confronto che tuttavia non può non partire dal riconoscimento di un necessario cambio di rotta e di atteggiamento per ricercare soluzioni possibili, condivise e sostenibili, come già più volte proposto, per ridare davvero la necessaria stabilità al sistema bancario e riprendere quel rilancio della nostra economia che era iniziato con l’operato degli ultimi 4 anni di Governo.
comunicato stampa
L’Ufficio Stampa del PDCS