Pdcs – Rilanciare con forza Fondiss
Il PDCS ha preso atto anche di alcune proposte avanzate dal Presidente di FONDISS inerenti la garanzia del patrimonio, l’aumento del massimale detraibile fiscalmente e le problematiche operative ed organizzative.
Considerando la preoccupazione della cittadinanza, ed in particolare della giovani generazioni, rispetto all’evoluzione del sistema pensionistico ed alle garanzie che esso potrà dare nel prossimo futuro, il PDCS osserva con sempre maggiore attenzione l’evoluzione del II pilastro del sistema previdenziale, ribadendo l’importanza della pensione complementare - proposta nel 2011 - quale strumento per assicurare una significativa quota aggiuntiva alle prestazioni riconosciute dal I pilastro pensionistico.
Considerando la continua crescita del capitale del fondo e valutando i dati riguardanti i rendimenti, stanno emergendo con chiarezza le criticità derivanti dalla scelta referendaria del 2014, che ha abrogato il decreto del Governo, rispetto alla gestione degli investimenti, alla Banca Depositaria e ai rendimenti del capitale, molto al di sotto delle reali possibilità del FONDISS.
Senza entrare nei tecnicismi di questa materia che ha aspetti di notevole complessità, a conferma di quanto affermato, basta evidenziare il dato numerico. Ad oggi, infatti, la possibilità di investire il capitale esclusivamente nelle banche sammarinesi non consente di sfruttare le diverse opportunità dei mercati finanziari soprattutto in termini di diversificazione e contenimento dei rischi.
Le esperienze internazionali dimostrano che è possibile ottenere in media rendimenti più elevati degli attuali (che si attestano attorno al 2%) mantenendo un profilo degli investimenti compatibile con la natura previdenziale di un fondo pensione.
Inoltre, l'investimento del patrimonio su una pluralità di strumenti finanziari e di mercati, costituisce la modalità più efficace per mitigare i rischi che derivano dalla concentrazione degli stessi. Questa diversificazione, in prospettiva, potrà consentire anche di qualificare una quota di investimenti attraverso la sua destinazione in nuovi strumenti finalizzati alla promozione dell'economia reale del Paese.
Riguardo a questi aspetti, assieme alla necessità di definire le garanzie sui versamenti che dalla busta paga dei lavoratori entrano nel FONDISS per essere restituiti negli anni a venire, e all’esigenza di creare i giusti equilibri tra la gestione del fondo e gli organismi di vigilanza, la Democrazia Cristiana ritiene necessario intervenire al più presto, anche sul piano normativo, per dare al Comitato Amministratore tutti gli strumenti necessari al rilancio ed alla piena operatività del FONDISS, per una reale tutela dei risparmi di tutti i lavoratori.