Persone con disabilità, un'Istanza d'Arengo per un linguaggio corretto
Le parole che si utilizzano quando si parla e si scrive di persone hanno sempre un valore e un peso; talvolta hanno un significato etico, oppure scientifico ed il modo in cui le si usa condiziona inevitabilmente lo stare assieme in una comunità di cittadini, sino a rispecchiarne il progresso civile e culturale. Nel caso della disabilità è molto importante usarle in modo corretto e nel rispetto della persona, contribuendo in tal modo, alla costruzione di una società più inclusiva. L’Istanza d’Arengo che abbiamo presentato vuole aprire un ragionamento più ampio che ci permetta di ripulire un terreno minato di vocaboli umilianti, desueti e sbagliati, di liberarci dall’abilismo e da concezioni pietistiche o eroiche della disabilità, che non fanno altro che distogliere il focus dall’elemento più naturale che ci sia: le persone con disabilità sono persone in carne e ossa, con pregi e difetti, come tutte le altre. Si tratta, in definitiva, di una sorta di lotta culturale dove antiche visioni inquinate da pregiudizi, ignoranza e anche inconsapevolezza, si scontrano con le conoscenze moderne, sensibilità nuove, umanità, dignità, sete di vita sociale e diritti. All’interno dell’Istanza, grazie anche a eminenti persone sammarinesi che ci hanno aiutato nella redazione del testo, abbiamo cercato di spiegare e sostanziare le ragioni di questa Iniziativa, ritenendo fondamentale che siano per primi proprio gli Atti dello Stato ad adoperare una terminologia adeguata e corretta. Iniziamo assieme, dunque, questo percorso partendo da qui. Attiva-Mente (comunicato stampa)
Link al testo dell'Istanza d'Arengo: Istanza d'Arengo - Persona con disabilità (attiva-mente.info)
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