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Piano vaccinale, San Marino parte con un inaccettabile ritardo!

24 gen 2021
Piano vaccinale, San Marino parte con un inaccettabile ritardo!

Ancora non abbiamo una data per l'inizio delle vaccinazioni. L'Esecutivo ha grosse responsabilità nell'aver maturato questo gravissimo ritardo. Ogni settimana che passa senza vaccini significa esporre la popolazione al pericolo di nuovi contagi, e quindi a nuovi decessi. Afferma il Segretario CSdL Tamagnini: "Ritengo appropriato stabilire le categorie prioritarie e l'ordine con cui verranno somministrate le vaccinazioni, ma a mio parere lo Stato dovrebbe coraggiosamente compiere la logica scelta di rendere il vaccino obbligatorio"

Parte con un ritardo inaccettabile il piano vaccinale a San Marino. Mentre in Italia e nella maggioranza dei paesi sviluppati la campagna vaccinazioni è già iniziata da circa un mese, attualmente nel nostro paese non si hanno ancora a disposizione i vaccini per la popolazione, e non abbiamo nessuna data certa per l'inizio delle vaccinazioni. Dal dibattito consigliare dei giorni scorsi, è emerso che non sappiamo quando arriveranno i primi vaccini. Mentre alla Consulta Sociale e Sanitaria il Segretario di Stato per la Sanità aveva riferito che al più tardi all'inizio della settimana entrante avremmo avuto a disposizione le prime dosi. Il Segretario Ciavatta ha altresì riferito che sono stati percorsi anche altri canali, oltre a quello italiano, senza successo. Com'è possibile che San Marino non si sia organizzata per avere i vaccini contestualmente all'Italia e agli altri paesi? Evidentemente le autorità non si sono attivate per tempo presso le strutture sanitarie italiane per ricevere le quantità necessarie di vaccini. E dire che siamo un paese di poco più di trentamila abitanti, un numero estremamente esiguo se rapportato alla stessa popolazione italiana. Riteniamo che l'Esecutivo abbia grosse responsabilità nell'aver maturato questo gravissimo ritardo. Ogni settimana che passa senza vaccini significa esporre la popolazione al pericolo di nuovi contagi, con le conseguenze anche estreme che ciò comporta in particolare per i soggetti più deboli. Il tributo di vittime per Covid nella Repubblica di San Marino è stato già fin troppo alto. Ogni ulteriore ritardo rappresenta un pericolo per la stessa vita di molte persone. Recita il piano vaccinale: "Ipotizzando l’inizio della somministrazione dei vaccini a partire dal mese di Gennaio 2021, con turni di vaccinazione su 6 giorni, sulla base delle informazioni disponibili, si prevede di programmare il piano vaccinale con circa 250/300 vaccinazioni al giorno, per concludere le vaccinazioni entro il 30/09/2021." Visto che in gennaio le vaccinazioni non sono affatto iniziate, la campagna vaccini, secondo questo programma - ammesso che si parta realmente nelle prossime settimane - dovrebbe concludersi nei mesi di ottobre/novembre. È un tempo eccessivo e insostenibile: non è possibile che un paese così piccolo debba impiegare un anno intero per vaccinare la popolazione! Piuttosto che disperdere tempo, energie e risorse economiche in progetti ridondanti e pubblicizzati in pompa magna come ad esempio la RSM Covid free dell'estate scorsa e il Natale delle Meraviglie, sarebbe stato molto meglio se fin dai mesi scorsi il Governo e i responsabili politici della sanità si fossero attivati presso la vicina Italia per assicurare nel più breve tempo possibile la disponibilità dei vaccini per i cittadini sammarinesi e residenti. E nel merito del piano vaccinale recentemente pubblicato, il Segretario Generale CSdL Giuliano Tamagnini sottolinea: "Ritengo appropriato stabilire le categorie prioritarie e l'ordine con cui verranno somministrate le vaccinazioni, ma a mio parere lo Stato dovrebbe coraggiosamente compiere la logica scelta di rendere il vaccino obbligatorio". La CSdL rinnova quindi un pressante appello al Governo affinché la campagna vaccinazione parta in tempi rapidissimi, cercando di recuperare per quanto possibile i ritardi accumulati, avviando finalmente il percorso di immunizzazione necessario per superare questa gravissima pandemia, a tutela della salute e della stessa vita dei cittadini.

CSdL


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