Polo del Lusso, esito negativo al quesito referendario per bloccare la variante di Prg
Il testo del quesito referendario presentato si riferisce a una normativa di fatto non più in vigore. Infatti il 15 agosto 2015 entra in vigore la Legge 7 agosto 2015, n.137, pubblicata il giorno 10 agosto 2015, che ha trasformato la destinazione d’uso di tutte le particelle richiamate nel quesito, in particolare con riferimento agli allegati alla legge 29 gennaio 1992 n.7 “Piano Regolatore Generale”. Pertanto il quesito, così come formulato, in quanto riferito all’art. 30 e allegati della legge 7/1992, risulta incomprensibile.
Il Comitato è pronto a presentare nuovamente il quesito, prendendo atto delle considerazioni del Collegio. La variante al PRG avrà un grosso impatto sia ambientale sia economico su tutta la collettività e, considerata la forte contrarietà del comitato, di alcune forze politiche e di alcune associazioni di categoria, sarebbe interessante sapere se la Segreteria al Territorio dispone di un piano “B”. Infatti, nel caso in cui il secondo quesito venisse accettato, sarebbe interessante sapere come si comporterà la Segreteria che, nonostante abbia messo in atto ogni strategia per farlo passare (come la convocazione d'urgenza di una seduta del Consiglio Grande e Generale nel mese di agosto), speriamo si renda conto che sta attivando un’opera che costerà allo stato non pochi milioni di euro, di fronte ad un referendum che, se dovesse passare, riporterà tutto a zona Parco. I costi se li accollerà tutti il Segretario personalmente? Oppure reputa vantaggioso avviare i lavori sapendo che la cittadinanza non è silente?
Sandra Giardi
Legale rappresentante Comitato "No Polo del Lusso"