Porto Vallugola: cambio di gestione, al via il rilancio
Cambio di gestione anche per il ristorante–bar del Porto di Vallugola, che passerà ad Antonio Angelini e si chiamerà “Locanda del porto”.
Il Porto di Vallugola offre ormeggio a 150 imbarcazioni, tutte protette grazie a un molo frangiflutti e un molo di sottoflutto. L’imboccatura misura 20 metri di larghezza. Numerosi i servizi offerti: energia elettrica e acqua in banchina, parcheggio e wi-fi gratuiti, piazzale per stazionamento a secco, squero, alaggio e gru da 5 tonnellate, assistenza all'ormeggio, spiaggia attrezzata e sommozzatore.
Il Porto di Vallugola ricalca l’antico porto commerciale in uso già al tempo dei Greci e che ebbe uno sviluppo costante, grazie alla prossimità con la via Flaminia, durante il periodo Romano fino al Rinascimento. I ritrovamenti di vasi attici del V secolo a.C. intorno al porto testimoniano che nel piccolo attracco approdavano navi elleniche che risalivano il mare Adriatico. A conferma che la zona era già nota al tempo dell’antica Grecia, un’epigrafe sopra la collina di Vallugola racconta dell’esistenza di un tempio dedicato a Giove Sereno, a protezione dei naviganti. Le origini di Vallugola si intrecciano tra storia e leggenda, creando ancora più suggestione e fascino per questo luogo dall'incantevole bellezza naturalistica. Nel corso degli anni i reperti archeologici casualmente riportati alla luce impigliati nelle reti dei pescatori, o durante qualche immersione subacquea, hanno contribuito a rafforzare il mito della città sommersa di Valbruna. La leggenda, che si tramanda nella tradizione orale, narra che la città scomparsa sarebbe stata sommersa in seguito a una calamità naturale, facendo perdere la sua memoria nella storia.