Poste San Marino ha una strategia per il futuro!
Il Segretario di Stato Federico Pedini Amati, insieme ai vertici di Poste San Marino ha presentato in conferenza stampa il progetto di ottimizzazione, riorganizzazione e sviluppo della società
Poste San Marino è una Società per Azioni con un progetto ben preciso, un piano industriale, il primo della sua storia, e degli obiettivi di sviluppo chiari e dettagliati che sono stati presentati questa mattina dal Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati, che detiene la delega alle Poste, dal Presidente del CdA della società Sergio Casadei e dal Direttore Generale Gian Luca Amici. Un anno di lavoro attento e assiduo ha portato alla stesura del primo piano industriale di Poste San Marino, un piano che tiene conto degli obiettivi fissati dal Governo: risanamento della perdita d’esercizio e tensione al raggiungimento del pareggio di bilancio, sviluppo dell’attività di gestione dei pacchi e di logistica per la trasformazione dell’azienda in una società multiservizi e sviluppo dei rapporti di partnership con Poste Italiane e operatori privati, nazionali e internazionali, in grado di aumentare la redditività e l’operatività dell’azienda stessa. Bocciata, come è noto, la legge di iniziativa popolare che puntava al ritorno di Poste San Marino nella struttura della Pubblica Amministrazione a favore della forma di Società per Azioni partecipata al 100% dallo Stato. Determinanti per la pianificazione del futuro di Poste San Marino i rapporti con l’Italia avviati il 31 marzo scorso dal bilaterale fra il Ministro dello Sviluppo Economico Italiano Giancarlo Giorgetti e il Segretario di Stato per il Turismo Federico Pedini Amati che ha dato il “là” al tavolo tecnico fra ministeri e società postali italiane e sammarinesi. Tavolo tecnico che si è riunito per la prima volta il 20 maggio scorso con l’obiettivo di raggiungere un primo accordo commerciale nel settore delle spedizioni, veicolare a Poste San Marino i pacchi provenienti dai principali marketplaces, quali per esempio Amazon, al fine di consentire alla rete di addetti postali sammarinesi la consegna nel cosiddetto “ultimo miglio” e implementare una serie di servizi accessori presso gli uffici postali della Repubblica di San Marino nel rispetto della normativa dei due paesi. Il lavoro di Poste San Marino è proseguito con la prima firma (dicembre 2021) dell’accordo con Poste Italiane per il servizio “Crono” dedicato alle aziende e privati che intendono spedire da San Marino pacchi in Italia e all’Estero. Importante apertura, inoltre, per la possibilità di veicolare su Poste San Marino la quota dei pacchi Amazon. E’ invece del settembre 2021 la sottoscrizione dell’accordo con Fedex-Tnt per la consegna dei pacchi sul territorio italiano, due mesi dopo l’integrazione del gestionale aziendale di Poste San Marino con la piattaforma Gsped per consentire ai sammarinesi di programmare spedizioni dal proprio domicilio. In fase di sottoscrizione il contratto con Moneygram per il money transfer. L’attenzione ai costi ha portato alla rinegoziazione delle condizioni bancarie che hanno portato ad una riduzione annua degli oneri finanziari di 35.000 euro con un risparmio per i prossimi 25 anni di oltre 450.000 euro. Il bilancio 2020 chiuso con una perdita di 882.000 euro accusa un altissimo rapporto fra costo del personale e fatturato: l’incidenza del costo del lavoro sul fatturato ha raggiunto infatti nel 2020 una percentuale dell’89% (3,5 mln costo personale su 3,9 mln fatturato). A novembre il progetto di riorganizzazione delle zone postali ha portato alla riduzione delle zone da 36 a 26 per un impatto sui costi aziendali che permetterà di risparmiare circa 350.000 euro annui sulle spese per il personale e circa 55.000 euro annui sui costi di noleggio auto e carburante per un minor esborso in ogni esercizio contabile di oltre 400.000 euro. Una riorganizzazione aziendale che si è resa necessaria in risposta al continuo calo dei volumi degli invii di corrispondenza tradizionale che rendeva sovradimensionata la divisione in 36 storiche zone postali. L’intervento sul personale di Poste San Marino non prevede e non ha previsto alcun licenziamento, per la riduzione da 95 ad 82 dipendenti si è scelto di fare impattare sul fabbisogno solamente la riduzione delle 13 persone in uscita per pensionamento, aspettativa o dimissioni. L’esigenza di adottare in futuro una gestione più commerciale e imprenditoriale di alcuni settori della PA ha inoltre spinto la Maggioranza all’approvazione dell’art.66 dell’ultima Legge di Bilancio che prevede il trasferimento UO Ufficio Filatelico e Numismatico in Poste San Marino SpA, una scelta determinata dalla necessità di ottimizzare l’organizzazione di entrambe le strutture ma che, a favore della massima trasparenza, prevede la presentazione di due consuntivi separati al termine dei prossimi esercizi. L’intervento del Segretario di Stato per il Turismo si è concluso con il ringraziamento per il lavoro svolto al Consiglio d’Amministrazione di Poste San Marino, al precedente Direttore Generale Rosa Zafferani e all’attuale che lo stesso Pedini Amati ha definito “un grande manager che ha appena avviato con attenzione e competenza un progetto di grande importanza per il Paese”. Proprio il Direttore Generale di Poste San Marino SpA, in carica dal gennaio 2021, Gian Luca Amici ha illustrato i dati tecnici che hanno portato alle scelte fatte e alla stesura del piano strategico, primo fra tutti il dato che motiva lo spostamento strategico verso il mondo dei pacchi, privilegiandolo a quello delle lettere: -34% di corrispondenza nell’ultimo quadriennio in Italia al confronto con un +123% di pacchi, sempre sullo stesso periodo, sempre in Italia. Nel 2020 sono entrati a San Marino 52.062kg di posta rispetto ai 94.519kg del 2016. Circa 66.000 unità di “posta a firma” sono stati sostituiti dal sistema T-notice per volumi totali che sono passati da 235.331 del 2019 a 159.606 del 2020. Inoltre sono stati spediti 1.700.000 volantini in meno nel 2020 rispetto al 2019. La perdita di Poste San Marino negli ultimi due anni da ente pubblico si attestava attorno al milione di euro, successivamente, nel passaggio ad SpA la perdita che veniva registrata è sempre stata attorno ai 500.000 euro ma nel 2020 si era arrivati ad un passivo di 881.000 euro. Poste San Marino viaggia ora verso la trasformazione in una multiservizi, che possa in futuro offrire anche attività differenti con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica.