Le Voci dell’Anima 2020
Lassandè
Teatro degli Atti, Rimini
dal 29 settembre al 5 ottobre
Riparte il festival Le Voci dell’Anima, alla XVIII edizione, con una ricca selezione di spettacoli che dal 29 settembre al 5 ottobre animeranno il palcoscenico del Teatro degli Atti di Rimini in nome dell’espressione teatrale e della danza.
È stato presentato alla conferenza stampa di stamattina, sabato 26 settembre, presso il Teatro degli Atti il programma del festival.
“Le Voci dell’Anima compie diciotto anni e celebreremo questo traguardo con un’edizione all’insegna dell’apertura. Vogliamo offrire uno sguardo ampio su ciò che sta accadendo a livello nazionale nel mondo del teatro e della danza, lasciando che i generi e le tendenze si contaminino tra loro. Vogliamo favorire un’apertura mentale al confronto. Desideriamo offrire al pubblico una visione allargata su ciò che sta accadendo nelle altre parti d’Italia e sull’importanza che teatro la danza possiedono come forme di espressione, da sostenere in un momento di così grande difficoltà per il settore.”
Queste le parole di Maurizio Argan, direttore artistico insieme ad Alessandro Carli, pronunciate per introdurre la nuova edizione di Le Voci dell’Anima dal titolo LASSANDÈ, in riferimento alla capacità di lasciarsi andare, ascoltando e aprendosi alle voci interne, dell’anima appunto, lasciandole fuoriuscire con naturalità e poesia. L’intento è quello di valorizzare il percorso e la ricerca che conducono l’artista al palcoscenico, luogo di totale apertura ed espressione genuina della sua interiorità.
Dopo i ringraziamenti rivolti anche agli artisti e alle compagnie presenti è stato presentato il programma della rassegna, che quest’anno favorirà soprattutto la danza. Comprende 16 spettacoli, in concorso e ospiti, per sette serate che si terranno tutti nella sala principale del Teatro degli Atti e si concluderanno con la premiazione della compagnia vincitrice del festival 2020 (info e dettagli programma sulla pagina Facebook Voci dell’Anima 2020).
Ogni sera, a partire dalle 20:30 sarà possibile assistere a due/tre spettacoli con un biglietto unico per l’intera serata al costo di 13€ (ridotto 9€, per studenti e over 65). L’ingresso sarà contingentato ed è previsto il distanziamento nelle sedute in teatro. È anche possibile sottoscrivere un abbonamento valido per tutta la rassegna (del costo di 45€) direttamente in biglietteria.
Oltre all’intensa rassegna di spettacoli, segnaliamo anche il workshop in programma venerdì 2 e sabato 3 ottobre a cura di Antonio Grimaldi dal titolo VITA RISPLENDI. Un laboratorio intensivo e aperto a tutti per indagare il mondo di oggi attraverso una riflessione sulle opere e sulle parole di Pier Paolo Pasolini, a partire dal vocabolario visivo cui lo stesso autore attinge per rappresentare la sua “modernità”.
(Costo del laboratorio: 50€. Tutti i partecipanti avranno l’abbonamento gratuito al Festival. Info: teatrogrimaldello@hotmail.it3318029416 - 3662290272)
IL PROGRAMMA
Ogni serata si aprirà alle 20.30 con Animali da palco: le voci di Elisa Barucchieri e Teresio Massimo Troll accompagnate dalla melodia della chitarra di Laura Michetti, introdurranno le serate del Festival interpretando le ‘creature ribelli’ della poesia italiana, francese, americana.
Si comincia martedì 29 settembre con tre spettacoli di danza. La compagnia Perypezye Urbane presenta VAV, di e con Paola Ponti. Un esercizio sulla caduta, la caduta di un evento in quello successivo. VAV, lettera che in ebraico significa “gancio”, è quella congiunzione che implica una relazione tra un evento e l’altro e crea continuità tra le generazioni.
Segue la compagnia Il Tempo Favorevole con Saluti dalla Sicilia. Barbara Martinini, Veronika Aguglia e Marinella Freschiportano in scena tre assoli ispirati a tre temi connessi all’isola: il mare, la donna e il mito, elementi universali esplorati come aspetti specifici di un territorio dove spazio e tempo ordiscono una trama a tinte forti.
Chiude la serata Caterina Genta con Amapola, con musica dal vivo di Luigi Parravicini e Caterina Rossi in aiuto regia. Un papavero, una principessa in un ampio vestito di raso rosso. Donna, animale, fiore che si trasforma. Un esperimento che si rinnova ogni volta e che ha come punto centrale il potente cuore dell’artista, che si abbandona ai movimenti corporei in una danza che è esatta, leggibile, necessaria, organica e potente.
Mercoledì 30 settembre apre la serata lo spettacolo scritto e interpretato da Anna Piscopo e diretto da Lamberto CarrozziMANGIA! Un racconto urbano incentrato sull’interiorizzazione dei valori che vengono trasmessi alla protagonista, una ragazza pugliese di provincia che vorrebbe sbarazzarsi del suo ruolo di emarginata che ricopre nel mondo gretto e bigotto in cui è nata. La brutalità e la spietatezza della società non le lasceranno scampo.
È poi il turno della Compagnia Francesca Selva/Con.Cor.D.A. ospite con OPPIO#2 di Marcello Valassina, con coreografia di Francesca Selva interpretata da Silvia Bastianelli. Un constante tentativo di fuggire al dolore, insopportabile e straziante, che si risolve in un sollievo breve e ingannevole, che dura un momento, mentre l’anima è avvolta dalla nebbia dell’oppio. Petali di papavero avvolgono la protagonista e il sogno diventa una dimensione in cui rifugiarsi. Il risveglio però la riconsegna alla gabbia della realtà.
Giovedì 1 ottobre è il turno di Centripeta con Discobunker, di Stefano Mereu e Marianna Bianchetti, che racconta la storia di un uomo solo in un mondo distrutto dalle forze della natura che ha preso il sopravvento. Con l’apocalisse che sta colpendo il mondo all’esterno, la claustrofobia di emozioni, ricordi e impulsi che assale il protagonista tra le mura del bunker in cui vive è ciò che lo tiene in vita.
Segue e conclude la terza serata Antonio Stoccuto con Io sono una farfalla, con Antonio Grimaldi alla regia. È la visionaria narrazione della storia di Eva, una donna transessuale che non solo scopre la sua identità ma vive una vera e propria rinascita, dando inizio a una nuova vita. Eva rappresenta gli uomini e le donne di questo e di tutti i tempi, che distruggono la vita fuori e dentro se stessi durante le loro crisi d’identità con le quali generano un nuovo profilo nel quale identificarsi. Una transizione verso una nuova identità che combacia con la nostra realtà mutante e mutata.
Anticipano il fine settimana, venerdì 2 ottobre, altre due compagnie. La prima sarà la Meridiani Perduti Teatro con Revolution di e con Sara Bevilacqua, drammaturgia di Emiliano Poddi. Un racconto del boom economico degli anni ’60 ma anche dell’ascesa dei Beatles e della corsa allo spazio, ridimensionati nell’immobile cittadina di Brindisi, fino alla fine dell’illusione del benessere segnata dall’esplosione della fabbrica di Montecatini.
Infine, il CentroStudiTeatro/Teatro Grimaldello presenta Il Fiore che ti mando l’ho baciato, drammaturgia di Elvira Buonocore, con Antonio Grimaldi alla regia e con Anna Rita Vitolo, tratto dal carteggio 1913/1915 tra Stamura Segarioli e Francesco Fusco. Nato in occasione delle Celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale, questo spettacolo porta luce sulle microstorie di cui ogni tragedia è fatta. Una corrispondenza amorosa fatta di suggestioni e ricordi mai vissuti, speranze, abbracci immaginati e gelosie di un amore vissuto a distanza, è quella che hanno vissuto Stamura e Francesco e che oggi prende vita grazie alla voce degli attori e al palco.
Sabato 3 ottobre si apre il weekend con Palau Palau del Teatro Zemrude con Agostino Aresu, che racconta la trasformazione di un piccolo paese agropastorale del nord della Sardegna in località turistica paradisiaca, vissuta tramite i racconti d’infanzia di un bambino. Dalle sue parole prendono vita personaggi e voci e la storia di questo paesino che diventa mondo, in una vera e propria immagine in movimento.
Il Teatro Mobile di Catania presenta Girasoli, concludendo così la terzultima serata. Alice Sgroi, con Giovanni Arezzo alla sua seconda regia, sarà in scena con un monologo post-mortem in cui a parlare è Sarah M., donna che si è uccisa nel tentativo di liberarsi dalle sue ossessioni, ma che si ritrova costretta a decidere il proprio destino anche dopo la morte.
Tre spettacoli animeranno il programma di domenica 4 ottobre. Il primo è SOL dell’ospite Nicoletta Cabassi, pièce coreografica composta da tre Movimenti di cui eseguirà solo il primo, estremizzazione di un percorso già da tempo intrapreso. SOL è la nota della chiave di violino strumento solista del concerto stesso, è la solitudine, è inizio di solstizio ovvero uno stato di cambio, di trasformazione... SOL è tutto ciò che il pubblico vi vorrà vedere.
Segue Gennaro Maione/Compagnia Körper con Opera X, una confusione di frammenti dell’esistenza, uno scanner completo, sia fisico che emotivo che racchiude una quotidianità fatta di parole non dette, dubbi, ricordi. È una ricerca continua del cambiamento, in un percorso che nasce ma si frammenta durante il suo ciclo vitale fino a morire.
La serata si conclude con Giuditta Cambieri e Lorella Pieralli che inscenano Dosaggio Ormonale. Travolte da una tempesta ormonale, le due protagoniste navigano in un mare di “sudarelle” tra verità più o meno scomode venute a galla durante quella perturbazione. In percorso di riflessioni drammatiche e non solo, le due protagoniste si ritrovano a fare il punto sull’essere donne in un mondo fatto su misura per gli uomini.
La XVIII edizione di Le Voci dell’Anima si conclude lunedì 5 ottobre con due ospiti. Nicoletta Cabassi con Like a stray dog, indagine coreografica e ricerca emotiva e spaziale sulla condizione dell’essere umanamente randagi, creature erranti e spaesate che sentono di non avere radici nella società liquida di oggi.
ResExtensa di Elisa Barucchieri sarà l’ultima protagonista, anche lei ospite, della rassegna. Lo spettacolo è ancora in fase di definizione e con esso si chiuderà il sipario della XVIII edizione.
Nel corso del Festival verrà presentato anche un estratto da NARCISO/Gnōthi seautón, progetto di Ilaria Carlucci e Alberto Cacopardi.
Al termine delle esibizioni la premiazione della compagnia vincitrice del festival 2020 e l’assegnazione del premio del pubblico, del premio della critica, del premio dell’organizzazione, dei tecnici e del premio Confine corpo.
Verrà celebrata anche la premiazione dell’edizione 2019, vinta da Ilaria Carlucci della compagnia Tessuto Corporeo e Factory Compagnia Transadriatica con Corri, Dafne!, impossibilitata a ritirare il premio l’anno scorso.
TEATRO DEGLI ATTI
Via Cairoli 42, Rimini
Gli spettacoli (2/3 per sera, con unico biglietto), si svolgeranno tutti nella sala principale del Teatro degli Atti.
Orari spettacoli: dalle ore 20:30 alle 23:00 circa
Biglietti e accessi: si potrà accedere agli spettacoli pagando un unico biglietto valido per tutta la serata. Si entra solo a inizio serata e non sarà consentito l’accesso tra uno spettacolo e l’altro.
Costi: intero 13.00€; ridotto (studenti e over 65) 9.00€
Abbonamento a tutti gli spettacoli delle 7 serate: 45€
Comunicato stampa
Festival Le Voci dell'Anima 2020