Prevenzione del rischio idrogeologico, l'assessore all'Ambiente Anna Montini scrive al Consorzio di Bonifica
Proprio in considerazione delle diverse situazioni di emergenza che hanno interessato il riminese negli ultimi anni a seguito di piogge intense, l’Amministrazione si è attivata su più fronti, sia attraverso opere infrastrutturali a breve termine per far fronte nell’immediato alle situazioni di maggiori criticità, sia mettendo a punto nuove prassi per la manutenzione e la gestione del reticolo idrografico. In particolare, l’Amministrazione ha provveduto alla realizzazione della vasca di laminazione Ausa e dell’impianto idrovoro, dello scolmatore di acque bianche a Vergiano e in via Santa Maria in Cerreto, nella zona di Gaiofana. Inoltre è stato istituito un tavolo tecnico con i vari Enti competenti, tra i quali lo stesso Consorzio di Bonifica, che ha portato alla redazione e approvazione nella primavera del 2016 del “Regolamento comunale sulla gestione dei suoli a prevenzione del rischio idrogeologico e a tutela del territorio”, strumento che è servito per approfondire e migliorare la conoscenza del territorio comunale ed in particolare del reticolo idrografico minore (la rete di fossi interpoderali, fossi stradali), fondamentale per prevenire le criticità e definire un programma di interventi infrastrutturali efficaci e risolutivi.
“Vista la conformazione del reticolo di bonifica nel territorio comunale nel quale la parte terminale dei canali consortili in ambito urbano risulta essere tombinato, svolgendo, quindi, anche funzioni di pubblica fognatura, si riscontra che tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria di tali tratti risultano posti a carico all’Amministrazione Comunale – si legge nella lettera inviata al Consorzio - nonostante i cittadini residenti in ambito urbano contribuiscano con il contributo di bonifica”.
Dovendo far fronte anche al presidio dell’ambito extra urbano con la realizzazione ad esempio di vasche di laminazione o casse di espansione e di canali scolmatori delle acque (es. progetto per la fossa Barattona) “si sottolinea che per tali interventi, per i quali la competenza non può essere posta in capo al Comune, si rimanda agli organi deputati a tale scopo, quali il Consorzio di Bonifica”. Da qui la richiesta dell’assessorato all’Ambiente di conoscere gli interventi che il Consorzio intende portare a termine per le prossime annualità, anche alla luce della recente approvazione del bilancio dell’ente e dell’aggiornamento del Regolamento irriguo.
comunicato stampa
L’ufficio stampa